“«Non dobbiamo fare calcoli e non devono esserci mugugni». La ricetta di Stellone per portare il Palermo in finale passe da due punti forza fondamentall: scendere in campo senza pensare ai due risultati su tre e non pretendere il posto da titolare. Le scelte di Venezia sono state un segnale più che chiaro per tutta la squadra, con esclusioni eccellenti che lo stesso tecnico non intende considerare come bocciatura. Per Coronado, sicuramente. Per Nestorovski, forse. Percheé il macedone non ha preso bene i tre minuti del «Penzo» e non le ha mandate a dire all’allenatore come si è visto dalle immagini su Sky. Con lo stesso Stellone che poi ha avuto un acceso conciliabolo nella giornata di venerdì. Tra il nervosismo dell’odissea in Laguna per la partenza posticipata e la volonta di scendere in campo per dare una mano ai compagni, il clima tra i due non è stato certo dei più stesi. Uno scenario nel quale Stellone intende far valere le proprie scelte, quelle che finora lo hanno portato fino a questo punto senza fare praticamente mai affidamento sul capitano: «Chi resterà fuori non sarà per una bocciatura, ma per scelte mirate al passaggio del turno. Tutte le squadre hanno giocatori importanti. Bisogna sempre condividere e rispettare le scelte dell’allenatore, però, perché un giocatore può essere determinante anche se entri per tre minuti. Undici giocano e quattordici sono scontenti. Se gli scontenti mugugnano, non fanno per me. Anche se finora non e mai avvenuto». Messaggio inviato, con due destinatari. Uno a Nestorovski, l’altro e Zamparini, che non ha fatto mistero di non aver condiviso la decisione di Stellone di escludere sia il bomber che Coronado nella sfida d’andata: «Le mie decisioni sono quelle che contano perché osservo la squadra tutti i giorni. Sono sicuro di aver fatto le scelte giuste, pensando nell’arco dei 180 minuti. Forse giocando in un altro modo avremmo potuto perdere, non si può sapere. Il presidente esprime il suo pensiero, io faccio le mie scelte. A volte sono condivise, a volte no. Se poi il risultato e positivo, allora le scelte sono giuste». […]”. Queste le parole di Roberto Stellone analizzate da “Il Giornale di Sicilia”.