“La giravolta di Roberto Stellone ci conferma che la prima qualità degli allenatori deve essere quella di sapersi adattare ai giocatori a disposizione. E che cercare di plasmarli secondo le proprie idee. E un inutile esercizio di autorità. Più che inutile e controproducente. Lo diciamo in relazione all’impiego e al rendimento di Igor Coronado, il vero ago della bilancia del Palermo. Nel senso che se va bene il brasiliano va bene tutta la squadra. Viceversa sono dolori. L’dea è che Coronado potesse giocare esterno alto in un modulo 4-4-2 non è stata brillante, è costata a Coronado qualche prestazione sotto tono e forse al Palermo qualche punto. Anche se questo non lo sapremo mai. Averlo riportato al centro di ogni azione della squadra e non più «ingabbiato» in uno schema tattico ha restituito brillantezza al brasiliano e a tutta la manovra rosanero. Discorso simile si può dire in merito al ritorno alla difesa a tre che mercoledì ha imbrigliato gli attaccanti del Frosinone. Non è detto che sia la migliore soluzione in assoluto, però questa squadra gioca con tre difensori centrali da anni e solo in questo modo può valorizzare la spinta di Rispoli e Aleesami. […]”. Questa l’analisi de “Il Giornale di Sicilia” in merito al cambio di marcia del Palermo con Roberto Stellone.