Giornale di Sicilia: “Sorrentino, un capitano che ci mette la faccia. L’appello ai tifosi gli fa onore!”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha dedicato un pezzo a Stefano Sorrentino, attraverso una lettera aperta scritta al portiere rosanero. Ecco quanto si legge: “Caro Sorrentino, il Palermo è nelle sue mani. In tutti i sensi, non solo perché le sue parate possono essere decisive, come lo sono state in tante gare di questo campionato. A mio parere la più difficile su quel siluro di Rizzo a Bologna, non so se lei è d’accordo. Ma il Palermo è nelle sue mani perché rileviamo tutti con piacere che, nonostante in scadenza di contratto, lei esercita il ruolo di capitano con energia, carisma e passione. Non accadde la stessa cosa nell’anno dell’ultima retrocessione perché Miccoli visse male quell’attesa del rinnovo che non arrivò mai. Avere un capitano che sappia metterci la faccia e affrontare con coraggio ogni difficoltà è  il primo punto per sperare nella permanenza in A. Peraltro lei è capitano di una squadra di giovanissimi, timidi e quasi muti. Non parliamo di Vazquez, ma non abbiamo mai sentito nulla di rilevante dai rosa in organico. Come se fossero spaventati e confusi. Questo è pericolosissimi, occorre una voce forte, come la sua, che trasmetta coraggio a questi ragazzi. Qualcuno ha bisogno di essere proprio svegliato. Alla loro età dovrebbero mangiare l’erba. E abbiamo apprezzato il suo appello, l’appello di un capitano, perché la tifoseria rosanero torni unita e il “Barbera” possa essere davvero l’arma in più della squadra nel girone di ritorno. Ha visto che spettacolo domenica a Genova? La Samp annaspa come i rosa nelle retrovie ma le due curve compatte hanno tifato  a una sola voce per l’intera partita. Il pubblico da solo non vince le partite ma può dare una mano. Anche condizionando gli arbitri meno esperti. Certo, era bello quando gli avversari uscendo dal sottopassaggio del Barbera restavano impietriti e quando i cori dei fans ospiti non si sentivano neppure, sovrastati da quelli degli ultrà rosanero. Se lei da capitano, ha invitato tutte le fazioni del tifosi rosanero a uno sforzo, evidentemente sa che la squadra  avverte le tensioni sugli spalti e ne soffre. In questo appello ciha ricordato tanto Vincenzo Sicignano, detto vicè, il suo attuale preparatore. Per altro lei è uno dei pochi superstiti della retrocessione. Arrivò a gennaio insieme con una serie di illustri sconosciuti e pagò la confusione generata dal dualismo ZampariniLo Monaco. Benchè il suo rapporto col presidente non sia sempre stato idilliaco, lanci un appello anche al club perché non commetta gli errori di tre anni fa, perché se lei vuole restare altri due anni a Palermo, li vorrà fare certo in A. Non vorrà passare per l’unico portiere della storia rosanero ad essere retrocesso due volte in B. Non lo meriterebbe considerato che a nostro parere lei è tra i migliori portieri che il Palermo abbia mai avuto”.