Giornale di Sicilia: “Siamo disperati e le devo provare tutte, Ballardini può salvare il Palermo”
“Il motore immobile di tutto è la disperazione, letteralmente. C’era una sentinella speciale ieri sul prato verde di Coccaglio. La squadra e Ballardini hanno trovato Maurizio Zamparini, più in vena di parlare rispetto alle ultime visite al gruppo rosanero. La tragedia sportiva di una formazione che da più di due mesi non vince (4-1 all’Udinese lo scorso 24 gennaio) è sotto gli occhi di tutti e il presidente rosa non si nasconde dietro un dito. «Siamo disperati – assicura Zampa, intervistato da Sky Sport – e quando uno è alla disperazione cerca di raccogliere tutte le idee e salvarsi. Ho parlato ai calciatori, Riassumendo in questa annata, la più paradossale da quando sono nel calcio, magari ne scriverò in un libro. Per fortuna c’è stato l’esonero di Mihajlovic, con questa mossa di Silvio (Berlusconi. ndr) si parlerà meno del nono avvicendamento al Palermo e mi lasceranno in pace. Però non ho cambiato nove allenatori, ma due. Ho mandato via lachini ed è arrivato Ballardini, un po’ come il Bologna che ha mandato via Rossi e preso Donadoni. Avrei dovuto trattenere Ballardini, che doveva restare per tutto il campionato, ma è successo un fatto strano a Verona. Alla luce dei problemi fra l‘allenatore e Sorrentino. dopo il loro litigio, avrei dovuto sistemate tutto, facendoli riconciliare, invece ho agito di impulso e ho sbagliato. Ho commesso diversi errori in questa stagione. Ho sbagliato, ma l’ho sempre ammesso. Fortunatamente tra Sorrentino e Ballardini è tutto risolto, è una faccenda dimenticata, ho parlato con tutti e due. Sono cose che succedono sui campi di calcio. È stato un errore, allora, portare in tv quell’episodio». L’ultimo cambio, da Novellino a Ballardini, ha spiegazioni che non fanno una grinza. Il rendimento della gestione Novellino e la convinzione che il tecnico romagnolo giochi un calcio non sparagnino ma propositivo hanno convinto Zamparini che alla panchina serviva un nuovo padrone. E pazienza. dal suo punto di vista, se le ironie di mezza Italia l’avrebbero bersagliato ancora. «L’immagine che danno di me i giornali sostiene – è errata: io penso quando faccio le cose. Conosco benissimo Ballardini e litigheremo, ma non per vicende calcistiche. Il suo calcio mi piace e, se anche perde, lo fa giocando molto bene, il suo contratto, inizialmente, prevedeva la riconferma in caso di salvezza. Lui ha manifestato la voglia di restare anche nella malaugurata ipotesi della retrocessione e allora ben venga, siamo d’accordo. Spero nella salvezza. dopo questo gesto disperato, anche se tecnicamente siamo superiori a Carpi e Frosinone. Mi auguro di evitare la retrocessione, ma non è che si finisce fra le ultime tre bisogna essere fucilati. Non è che quando si perde si deve essere linciati, il calcio è uno sport. ci si rimbocca le maniche e si ricomincia»”. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.