L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” scrive del ritorno allo stadio degli ultrà della curva nord 12. Ecco quanto si legge:
“Da un record all’altro, stavolta però col segno più. Dopo il minimo stagionale di pubblico nella sfida con la Virtus Entella, il Palermo si rifà nell’incontro successivo al «Barbera»: i 7.803 presenti nel monday night della quindicesima giornata di Serie B tra i rosa e il Cittadella segnano il nuovo primato per presenze nelle sfide casalinghe della squadra di Tedino, sebbene sia arrivata la seconda sconfitta stagionale del Palermo tra le mura amiche. Un po’ più amiche del solito, nella sfida con i veneti. Nonostante le ultime vicende societarie, la decisione del collettivo Curva Nord 12 di tornare sugli spalti dopo il boicottaggio di inizio stagione ha avuto il suo seguito. Ascia di guerra sotterrata e sostegno incondizionato alla squadra, come scritto in uno dei due striscioni esposti in curva. Uno per il loro rientro («Ogni passo, ogni scelta, ogni nostra decisione, è soltanto incondizionato amore») e l’altro dedicato a Dario Sbacchi, ventisettenne ultra scomparso pochi giomi fa, per il quale il preparatore dei portieri Sicignano ha deposto un mazzo di fiori sotto il settore nord, dove prima del calcio d’inizio campeggiava una gigantografia del giovane. Al fischio d’avvio cori contro Zamparini dalla curva Sud, mentre dalla Nord arrivano canti d’incitamento nei confronti della squadra, invitata a non mollare subito dopo la rete del vantaggio di Kouame. Un clima disteso, a conferma delle intenzioni annunciate da alcuni gruppi organizzati nella settimana che ha portato a questa sfida, senza cambi di rotta dovuti alle ultime vicende di cronaca. I primi fischi sono arrivati ad inizio ripresa, quando Struna ha rischiato un’autorete nello spazzare via un pallone. Scena ripetuta pochi minuti dopo, al momento dell’uscita di Jajalo, e a seguito della terra rete ospite, che ha dato il via alla fuga anticipata di gran parte degli spettatori. Nella serata del record l’ennesima conferma di come il feeling col pubblico non sia ancora tomato”.