L’edizioni di oggi del “Giornale di Sicilia” analizza l’astinenza da gol degli attaccanti rosanero, uno dei peggior reparti offensivi del campionato, numericamente.
“Un déjà-vu preoccupante. Nestorovski non segna da otto partite, tra attenuanti per l’infortunio (che lo ha tenuto fuori in quattro incontri) e pochi palloni giocabili nelle ultime sfide, senza contare la sfortuna che in quel di Empoli si è materializzata in un Bennacer appostato sulla linea. C’era già passato nella scorsa stagione, il bomber macedone, con effetti devastanti impressi nella memoria di tutti. Perché se Nestorovski non segna, il Palermo fatica. Tedino è stato bravo a sopperire alle mancanze del proprio centravanti con gli inserimenti dei centrocampisti, che fino alla sfida casalinga col Brescia sono stati a dir poco decisivi per mantenere in vetta i rosa. Al «Castellani», invece, dalla mediana non è arrivato nessun aiuto. Solo con l’ingresso di Gnahoré, determinante nella sfida casalinga contro il Brescia, il centrocampo si è rivitalizzato in fase di spinta, ma a quel punto il risultato era già ben indirizzato a favore degli empolesi, che hanno messo a nudo le difficoltà di un reparto avanzato inceppatosi già da diverso tempo. I gol degli attaccanti mancano e questa mancanza si sente, non a caso il Palermo è tra le peggiori squadre della B per marcature dei propri giocatori offensivi. Sedici in tutto, due delle quali giunte dai piedi di Embalo e Monachello, lasciati andare via a gennaio con destinazione Brescia e Ascoli. In organico, dunque, sono «rimaste» solamente quattordici reti, divise non proprio equamente tra Nestorovski, Trajkovski e La Gumina. Dieci il primo, tre il secondo e una il terzo. Numeri per nulla lusinghieri, se si pensa che l’Empoli ha raccolto 31 marcature dai propri attaccanti e il Frosinone 28. giusto per prendere in considerazione le due principali concorrenti come termine di paragone. A fronte di queste cifre, il Palermo è sicuramente più vicino alle squadre di coda, come la Pro Vercelli e l’Ascoli, che di reti dei propri terminali offensivi ne hanno ottenute tredici, una in più del peggior reparto avanzato della B (quello del Venezia, con dodici reti incluse le tre di Moreo). Quanto basta non solo per sottolineare come l’attacco dei rosa non sia all’altezza delle due squadre che la precedono in classifica, ma anche di come sarebbe stato utile un rinforzo in più lì davanti. Quello che è sfumato al fotofinish e che ha lasciato i rosa con un attacco pressoché invariato. Lupo ha provato fino all’ultimo giorno l’assalto per Di Carmine, che con le sue tredici reti avrebbe composto (almeno sul piano numerico) una coppia con Nestorovski all’altezza di quella empolese e di quella frusinate. Invece al fianco del macedone è rimasto il connazionale Trajkovski, che sembrava essersi ritrovato al termine del girone d’andata ma è proprio da allora che non va più a segno. Quattro partite senzamettere un pallone in rete, tra errori macroscopici (quello col Brescia, tu per tu col portiere, causato da un rimbalzo ingannevole) e prestazioni impalpabili come quella di Empoli. Nel frattempo si attende un lampo da Moreo, arrivato da poco alla corte di Tedino, e La Gumina va crollando sempre più giù nelle gerarchie del tecnico, rimanendo fermo al primo e unico gol in campionato realizzato contro il Parma. Non che abbia avuto grosse chance per ripetersi, ma la sua astinenza è quella più duratura tra gli attaccanti rosanero. Tutto questo per un digiuno collettivo che il Palermo non può più rischiare di portare avanti a lungo, dato che il centrocampo non può sempre garantire un gol a partita e che le concorrenti hanno cambiato passo li davanti. Inoltre per Nestorovski non è certo la prima volta che l’astinenza realizzativa si protrae per così tante partite: nella passata stagione ha avuto due fasi critiche, una da otto e una da undici partite senza segnare. Al momento ha raggiunto il suo secondo peggior record negativo. Tedino si augura in una sveglia quanto più immediata possibile“.