“Comunicati alla mano, è la settimana del closing. Che questo vada concretizzato tramite la Sport Capital Group quotata in borsa, invece, è tutto da vedersi. In quella che si chiama ancora Pelican House Mining, quotata nel listino NEX di Londra, sono infatti solamente entrati 150 mila euro da John Michael Tracy, uno dei tre soci che ha firmato il pre-contratto di acquisizione del Palermo. La creazione di altre società con quel nome, non quotate in borsa, fanno ipotizzare lo scenario di un piano B per portare a termine l’operazione, che rischia di slittare al 2019 nonostante i primi passi mossi dagli inglesi all’interno del cda. Nell’assemblea di giovedì sono stati eletti Richardson e Facile come consiglieri, rilevando le cariche lasciate da Daniela De Angeli e Silvana Zamparini, ma resta vuota la poltrona da presidente. Nel corso dell’assemblea si è dimesso tutto il collegio sindacale. Intanto tutto tace sul fronte Mepal: la società proprietaria del marchio del Palermo è ancora in mano alla holding Alyssa, facente riferimento a Zamparini. Per contratto dovrà tornare sotto il controllo del Palermo, per far sì che entrino 22,8 milioni nelle casse del club”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” in edicola oggi parlando del closing del Palermo.