“E’ un bel dibattito, probabile che durerà ancora per un po’. Almeno fino a quando questo benedetto closing non ci sarà e Baccaglini non farà squillare le trombe, con annunci e fatti. Il dibattito sull’allenatore stuzzica i tifosi quanta il passaggio di proprietà, si capisce dalla miriade di commenti arrivati sul canali multimediali del Giornale di Sicilia per partecipare all’iniziativa «Il web nel pallone». Ovviamente ce n’è di tutti i gusti. come in un banco di una gelateria si va dal retrò (Iachini, Corini, Guidolin, Rossi) alla riconoscenza per chi sta finendo il campionato (Bortoluzzi), passando anche per altre suggestioni (Reja). E’ un bel parlare, anche divertente, perché ognuno ha il suo allenatore prediletto e tira fuori gli argomenti giusti per cercare di convincere il mondo intero. Al di là delle parole, c’è una certezza: la scelta dell’allenatore non sarà facile. E soprattutto non si deve sbagliare. In Serie A
le scommesse pagano raramente, soprattutto in alcune piazze. II passato deve essere un fotogramma impresso nella
memoria: ricordate cosa accaduta con Gattuso? E ancora prima con Glerean? E quest’anno con De Zerbi? Se il Palermo vuole davvero risalire in Serie A senza passare dal via ha bisogno al un allenatore vero. Pragmatico e vincente. Niente integralisti o profeti del bel gioco a tutti i costi. in panchina serve un tecnico che sappia costruire
un gruppo e che lo conduca per mano verso la promozione. Bortoluzzi s’è candidato, l’ha fatto rivendicando i risultati ottenuti da quando ha preso il Palermo, Per carità, massimo rispetto per il lavoro dell’eterno vice di Guidolin. era quasi impossibile che facesse un miracolo, però il sua Palermo non è che sia tanto meglio degli altri “ammirati” in questo lungo ed interminabile calvario. I risultati sono arrivati quando il Palermo era già retrocesso (o quasi) e contro squadre (Fiorentina e Genoa) degne di un film di Dario Argento. Quando c’era da fare risultato, col Bologna ad esempio, Bortoluzzi non è riuscito ad inventarsi niente. Anzi, il numero ad effetto è stato Rispoli in panchina perché… non voleva scoprirsi. Non fu proprio un’idea geniale. E la partita con la Lazio resterà alla storia come una delle peggiori di sempre del Palermo. Baccaglini ha preso nota, ecco perché le chance di riconferma sono davvero pochissime o nulle. L’idea dell’ex lena è di affidarsi ad un allenatore navigata, con provata esperienza. Adesso si dice che non debba nemmeno essere legato alla piazza, anche se c’è una corrente di pensiero che la pensa diversamente. Qualunque sia la scelta, va fatta in fretta. Il Palermo va ricostruito dalle fondamenta ed è necessario farlo insieme al prossimo tecnico. Anche questo sarebbe un segnale di discontinuità con il passato, visto che Zamparini le squadre le ha fatte sempre di testa sua. Certezze, il Palermo ha bisogno solo di questo. Cominciare dall’allenatore non sarebbe male Il resto sarebbe una logica conseguenza”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.