“Ali che il Palermo spalanca e che non accennano a incepparsi. Mai come adesso i rosa contano sulla corsa e sulla capacità di creare superiorità numerica di Andrea Rispoli e Haitam Aleesami, le frecce che garantiscono cambio di passo e imprevedibilità, senza perdere di vista i ripiegamenti difensivi, in un equilibrio sottilissimo che bisogna mantenere per puntare a risalire posizioni in classifica. Anche per loro due, oltre che per la presenza di un fantasista come Diamanti, l’abito tattico che De Zerbi aveva inizialmente in mente (difesa a 4, tre centrocampisti e altrettanti attaccanti) è andato in scena soltanto con Crotone e Napoli prima di cedere il posto a un modulo che punta a esaltare proprio le scorribande sulle corsie esterne. I due laterali designati sono in grande spolvero e danno costanti dimostrazioni di tenuta fisica e mentale, oltre che di veloce adattamento ai dettami del nuovo tecnico, oltre che al campionato italiano di Serie A, per il norvegese di orig ni marocchine. Velocità, aggressività, linfa continua al gioco fanno da cornice al loro modo di intendere il calcio e il gioco sulle fasce. De Zerbi da qualche settimana, ormai, spiega che sugli esterni bisogna guadagnare metri e avanzare con il pallone; il principio base è piuttosto semplice. Lo strapotere di Rispoli e Aleesami nasconde anche un’altra faccia della medaglia, meno positiva: che fine hanno fatto Morganella e Pezzella? Portieri alle spalle di Posavec esclusi, sono gli unici a non aver mai giocato in campionato. Lo svizzero s’è fatto male addirittura in Coppa Italia, ad agosto, un infortunio che ha interessato tibia, femore e menisco laterale, anche se non in modo grave. È tornato in gruppo da circa tre settimane, Morganella, è stato convocato per la trasferta di Genova, ma a parte qualche segnale via social network, non ci sono sue tracce evidenti in questo nuovo corso del Palermo e la sua strada sembra decisamente sbarrata da Rispoli. Discorso analogo per Pezzella, giovane del vivaio su cui la società punta (pro- lungamento e adeguamento del suo contratto sono d’attualità) e che l’anno scorso non aveva per nulla sfigurato nella sfida con Lazaar, anzi. Aspetta la sua occasione, il napoletano ancora non ventenne (negli ultimi giorni alle prese con la fisioterapia) per, se non sovvertire le gerarchie, lanciare un segnale importante. Per adesso però le certezze del Palermo, però, si chiamano Aleesami e Rispoli”.