Giornale di Sicilia: “Riciclaggio, il gip dice no ai pm: «Zamparini non va arrestato»”
“La Procura voleva gli arresti domiciliari, il Gip ha detto di no: gli indizi raccolti sui reati di autoriciclaggio, appropriazione indebita, riciclaggio commesso anche all’estero, violazioni fiscali e tributarie, falso in bilancio aggravate dall’avere agito assieme a un gruppo criminale organizzato che agisce in più stati, non sono talmente gravi da giustificare una misura cautelare nei confronti del patron del Palermo calcio Maurizio Zamparini, del commercialista Anastasio Morosi, che risponde pure di favoreggiamento, e di Alessandra Bonometti, segretaria del gruppo aziendale che fa capo all’imprenditore friulano. Mancano pure – e soprattutto – le esigenze cautelari, la capacità di inquinare le prove e di ripetere i reati contestati, specie ora che l’ex presidente rosanero si è dimesso (lo ha fatto, un po’ a sorpresa, il 3 maggio) anche dalla carica di consigliere delegato del Palermo. Ne sono ammissibili, in questa fase, provvedimenti di sequestro delle società a lui riconducibili. Dopo il no della quarta sezione del Tribunale civile, che alla fine di marzo aveva respinto l’istanza di fallimento della Us Città di Palermo, anche il Gip di Palermo Fabrizio Anfuso respinge la richiesta nei confronti di Zamparini e di altri due degli otto indagati di un’inchiesta avviata un anno fa, da un pool di inquirenti e investigatori che hanno agito su due piani paralleli: da una parte per verificare l’insolvenza, l’incapacità di far fronte a una voragine debitoria; dall’altra la commissione dei reati che avrebbero provocato o acuito questi buchi finanziari. […]”. Questo quanto analizzato dall’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.