Giornale di Sicilia: “Resta Zamparini. Il patron deluso: «Dei 100 milioni da investire non c’è niente»”

“Nulla di fatto, il Palermo resta a Maurizio Zamparini. La proposta avanzata da Paul Baccaglini è stata giudicata inadeguata e il closing, fissato nella giornata di ieri, salta. Quella che sarebbe dovuta essere l’offerta definitiva, l’ultimo passo verso la cessione societaria, si è rivelato un buco nell’acqua. Il viaggio a Londra del rappresentante del fondo Integritas Capital non è servito a dare la sterzata decisiva ad una trattativa che, contratti alla mano, avrebbe dovuto conoscere la propria conclusione due mesi fa. Invece rischia di conoscerla oggi, e non certo con un esito positivo: «La delusione dell’offerta presentata dal gruppo di Baccaglini non è la cifra o i tempi in cui intendono pagare, ma è che non mostrano assolutamente alcuna intenzione su quanto investire nella società per fare un Palermo forte, uno stadio e un centro sportivo. Ne parlerò con i miei legali, perché nel contratto c’è scritto che avrebbero dovuto investire circa duecento milioni nel Palermo e invece non c’è niente. Come faccio a dare io ad una città che voglio bene e ai colori rosanero una cosa non sicura?». Baccaglini come il Frank Cascio di qualche mese fa, dunque: senza garanzie. Quelle che Zamparini ha atteso per tutto un pomeriggio, fino alla ricezione del documento inviato dalla banca londinese che sta curando l’operazione. Il documento definitivo, almeno nelle intenzioni di Baccaglini, quello con dentro l’offerta finale per l’acquisto della società. Un’offerta che a Zamparini invece non è andata giù, proprio perché non dà alcuna certezza sull’investimento immediato da effettuare nel club. L’imprenditore friulano, già al lavoro con Lupo e Tedino per la costruzione della squadra per la prossima stagione, ha anche ricevuto la visita dell’avvocato di Baccaglini alle ore 19. Meno di un’ora di incontro per non giungere ad alcuna conclusione. O meglio, per giungere a quella conclusione che già da qualche settimana ha iniziato ad attuare: «Io vado avanti col piano 2, che non è Zamparini. Semmai è la mia presenza a sostegno della struttura che abbiamo fatto. Già da 10-15 giorni, quando ho capito che le cose si protraevano, ho pensato che ci fossero dei movimenti strani. Penso agli articoli di giornale che davano una società da sempre sana come in difficoltà, poi a tutte le cose che sono successe a Palermo, compresa l’ultima di qualche giorno fa, quando è stata messa in dubbio persino la nostra iscrizione». Tutte situazioni che hanno destabilizzato la trattativa, tanto da portare l’istituto di credito londinese a rivedere la cifra da proporre a Zamparini. Poi il viaggio di Baccaglini nella capitale britannica per provare un’ultima mediazione e presentare l’offerta finale. Il presidente nel Regno Unito e il proprietario in Friuli, tanto lontani geograficamente quanto idealmente, per un accordo che non c’è. Però l’imprenditore friulano non intende dare per morta una trattativa senza più grosse speranze di ripresa: «Io non chiudo a Baccaglini, ma deve fare un passo indietro e presentarsi con tutte le credenziali per la città, non per me. Non gli do alcuna scadenza, ma non può pensare di fare il presidente gratis. Deve portare investimenti, ha fatto delle promesse e io ho trovato una seconda soluzione con un presidente di alto livello, una garanzia per la Sicilia». Il Palermo dunque va avanti, con un piano d’emergenza che Zamparini ha pianificato da tempo e che adesso può diventare operativo al cento per cento. Lunedì il patron incontrerà i propri legali per concordare una strategia futura relativamente alle sorti della società, con un «delegato» a cui affidare la poltrona di presidente. Quella che non sarà più di Baccaglini, salvo clamorosi dietrofront e nuove offerte. Nemmeno l’ottimismo, però, aiuta Zamparini a trovare fiducia. Anche perché dalle banche, più che garanzie, sono arrivate solo parole: «La banca ci aveva mandato una lettera d’intenti nella quale si dichiarava disposta a mettere cento milioni nell’investimento. Da cento milioni si è arrivati a niente». E senza soldi, il Palermo rimane a Zamparini“. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.