Giornale di Sicilia: “Rammarico Palermo, il solo Nestorovski in attacco non basta”
“Questa squadra è migliorata tanto con gli inserimenti di Henrique e Diamanti, ha più soluzioni offensive rispetto a quella dello scorso anno che dipendeva esclusivamente da Vazquez e possiede due esterni difensivi che possono garantire una spinta costante. A patto che non giochino troppo «bassi». Allora il problema è come tradurre in gol (finora uno solo «pulito» in quattro gare) la discreta capacità di tenere palla. E non ci sono dubbi che almeno fino a gennaio tutta la responsabilità peserà sulle spalle di Nestorovski, che a Pescara ha dato timidi segnali di ripresa. Avere preso Nestorovski in se non è un crimine di guerra. È costato poco, in Croazia ha segnato, dunque pur non avendo dimostrato ancora nulla il suo acquisto non fa scandalo. Quello che è scandaloso, oltre che incomprensibile, è avere lasciato Nestorovski solo a reggere l’intero reparto offensivo del Palermo. Come se si trattasse di un campione di assoluta garanzia. Ma non sarebbe stato accettabile neppure se si fosse trattato di Luca Toni. Così, se le cose andranno male, nell’immaginario collettivo tutte le colpe saranno del macedone. Vedendo giocare il Palermo in queste prime gare il rimpianto è forte, perché sarebbe bastato costruire l’ attacco con gli stessi criteri che hanno ispirato difesa e centrocampo per non rischiare la B. Come se nel Palermo ogni reparto sia stato assemblato da persone diverse e con idee differenti. Per come vanno le cose in casa rosanero non ci sarebbe da sorprendersi. La difesa potrebbe averla fatta Faggiano, il centrocampo Di Marzio, l’attacco Zamparini con i suoi consiglieri slavi. Perché alla base di ogni problema c’è il fatto che la squadra è stata costruita senza tenere mai in considerazione il tipo di calcio che si sarebbe giocato. Come se l’allenatore fosse un soprammobile”. A scriverlo è il giornalista sportivo Carlo Brandaleone nell’edizione odierna del “Giornale di Sicilia”.