“Meno due dal Pescara. Non è solo il distacco tra il Palermo e l’ultimo posto in classifica, con gli abruzzesi a soli due punti dalla squadra di Lopez, ma anche il divario che separa i rosanero dal record di sconfitte casalinghe in massima serie. Il disastroso andamento al «Barbera» ha innalzato l’asticella dei ko tra le mura amiche a quota dodici, più di chiunque altro nelle massime divisioni europee in questa stagione e a soli due passi dal record di ogni epoca in Serie A, appartenente proprio al Pescara. Nella stagione 2012/ 13 i biancazzurri chiusero il campionato con quattordici sconfitte allo stadio «Adriatico», segnando un nuovo primato per il calcio italiano. Primato che il Palermo può ancora raggiungere e addirittura superare, avendo ancora a disposizione quattro sfide davanti al proprio pubblico. Intanto la squadra di Lopez si carica sulle spalle il primato europeo con le sue dodici sconfitte in casa, una serie negativa che nemmeno nei campionati più sperduti riesce a trovare eguali. Ancora peggio se si restringe il campo ai cinque principali campionati d ‘Europa, col Palermo ultimo in ogni aspetto relativo al rendimento casalingo. Tra Serie A, Liga, Premier League, Bundesliga e Ligue 1, la squadra di Lopez la peggiore per numero di sconfitte interne, detiene la peggior striscia negativa in casa con otto sconfitte consecutive, ha realizzato solamente otto reti (meno di chiunque altro) e ha ottenuto cinque punti in quindici partite, al pari degli spagnoli dell’Osasuna. Non bastasse, al Palermo spetta anche il record di nove sconfitte consecutive ottenuto a cavallo tra l’era De Zerbi e l’era Corini, una striscia che solo una connazionale sta cercando di raggiungere ed l’Empoli con sette sconfitte di fila. Un motivo in più per disperarsi, visto che la corsa salvezza il Palermo la sta facendo (o meglio, l’ha fatta…) proprio sui toscani che sono quartultimi. Ma non sono solamente i record negativi a mettere il Palermo in una situazione di totale confusione. Ventinove formazioni diverse in trenta partite di campionato, a riprova di come tutti i tecnici avvicendatisi (quattro da inizio stagione) su quella panchina non siano stati in grado di trovare un undici titolare affidabile, puntando solamente su pochi pilastri come Rispoli e Nestorovski. Fino a non molto tempo fa, l’elenco poteva estendersi a Posavec, presente in tutte le partite fino alla sfida casalinga con la Roma, match in cui Lopez ha preferito dar fiducia a Fulignati. Fiducia durata una sola notte, perché con l’Udinese è tornato il croato, salvo poi fare nuovamente spazio al toscano classe ’94 nella partita di domenica scorsa persa contro il Cagliari. L’emblema non solo di come la squadra non abbia avuto sul mercato i rinforzi necessari, ma anche di quanto Lopez stia cercando di scavare il più possibile nell’organico a disposizione alla ricerca di qualche elemento di valore. Ricerca che finora non ha portato frutti, ma solo scelte stravolte nel giro di una settimana: giocatori spediti in panchina per un mese dopo essere stati titolari e per giunta con la fascia di capitano, gente passata dalla tribuna al posto in campo dal primo minuto in sette giorni e moduli cambiati più volte, anche a partita in corso. Ma qui non più questione di numeri, in attesa della trentesima formazione diversa per la sfida col Milan di domenica prossima a San Siro: la confusione che regna all’interno del Palermo non è un dato quantificabile con una cifra, se non quella dei quindici punti in classifica. E quelli, almeno, non sono un record al contrario”. Questo quanto si legge su “Il Giornale di Sicilia”.