Giornale di Sicilia: “Per la nuova proprietà 45 milioni da coprire. Il nodo Alyssa-Mepal…”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato la cifra di vendita della società rosanero ad un gruppo inglese. Ecco quanto si legge:
“Cosa si compra oggi con dieci euro? Poco più di cinque litri di benzina, una pizza con birra e persino un club calcistico di Serie B con chiare ambizioni di risalita in massima categoria. Gli inglesi hanno rilevato il 100% delle quote del Palermo alla modica cifra di dieci euro, somma irrisoria (che mai supererà il famoso euro con cui Manenti acquistò il Parma in odor di fallimento nel 2015) alla quale andranno aggiunti i milioni necessari per gli oneri di gestione della società. Perché se si parla di soli debiti. Senza dunque considerare il saldo con i crediti. Il Palermo ha circa 45 milioni da coprire. Buona parte di questi sono però debiti esigibili oltre il prossimo esercizio, dunque con scadenza successiva al 30 giugno 2019. La restante parte, invece, la si coprirà con il credito da 22,8 milioni che il club avanza da Alyssa, soldi che andranno riscossi entro la fine di giugno e che l’acquirente si impegnerà a mettere nelle casse societarie. […] Ricapitolando in breve il 26 giugno 2014 il club cede il marchio alla controllata Mepal per circa 17 milioni, nel giugno 2016 la stessa Mepal viene ceduta alla holding lussemburghese Alyssa (che fa riferimento a Zamparini) per ulteriori 40 milioni, mai riscossi dal Palermo fino al dicembre 2017. Negli ultimi mesi arrivano le prime tranche, per un totale di 17,2 milioni di euro messi in cassa. Ne mancano 22,8 e la scadenza per riscuoterli è fissata al 30 giugno 2019, con una fidejussione posta da Gasda, la società della famiglia Zamparini. Senza quei soldi, il Palermo non può sopravvivere. Ecco perché, oltre al club calcistico, l’acquirente si ritrova costretto a prendere possesso quantomeno di Mepal, se non proprio di Alyssa: da un lato fa rientrare i soldi, dall’altro torna proprietario del marchio Palermo”.