Giornale di Sicilia: “Parla lo scrittore Basile: «Andare allo stadio è da “tasci”. Il Palermo non merita la salvezza, spero che…»”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha intervistato Gaetano Basile, giornalista e scrittore palermitano. Di seguito le sue parole e quanto si legge sul quotidiano: “Il suo punto di vista sia in poche frasi taglienti, ma dette sempre col sorriso sulle labbra: «il calcio? il trionfo dei tasci. La corsa al biglietto per Palermo-Verona? Una cosa morbosa». Giornalista, scrittore, esperto di tradizioni popolari. Gaetano Basile, classe 1937, offre un punto di vista decisamente controcorrente nel bel mezzo della febbre da ultima giomata di campionato. Professore Basile, è facile immaginare che lei non sarà allo stadio domenica… «Odio il calcio, non mi diverte vedere gente in mutande che corre dietro a un pallone. Non sono mai riuscito a innamorarmi, hanno anche provato a invitarmi a qualche trasmissione sportiva in tv, ma sono stati sempre dei tentativi falliti, sembravo sempre capitato li per caso». Decine di migliaia di palermitani, invece, non vanno per caso allo stadio in occasione di Palermo-Verona. Come ci spiega questo afflusso dopo mesi di disorientamento? «Ho iniziato a chiedermelo, leggendo i giornali e rendendomi conto di questo avvenimento che andrà in scena fra qualche giorno. Credo sia tutto riconducibile alla curiosità con cui ci si ferma a guardare per strada un incidente, per vedere se c’è scappato il ferito o addirittura il morto. È lo stesso meccanismo per cui, in Spagna, si riempiono le arene, per vedere la morte del toro durante le corride. La gente sta accorrendo come quando al Colosseo i leoni sbranavano i cristiani. È la morbosità del sangue a spingere i tifosi allo stadio, dove probabilmente assisteranno a una morte sportiva…» In che senso? «Penso che il Palermo retrocederà, se i rosanero restassero in Serie A sarebbe quasi un’offesa allo sport, mi sembra che nelle ultime settimane il rendimento della squadra sia migliorato, per merito di qualche vecchia gloria, che sta cercando di dare un’anima a un organico raffazzonato, costruito in gran parte da calciatori non molto bravi, diciamo sprovveduti e costati poco. Penso che. per quanto fatto durante questa stagione, i rosa non meritino la salvezza, se la centrassero sarebbe solo una botta di… fortuna» […]”.