Giornale di Sicilia: “Palermo, vinci e fuggi. Contro la Lazio occasione d’oro per i rosanero”

“Carpi e Frosinone, perdono negli anticipi, occasione d’oro per avvicinarsi alla salvezza. Grande occasione per i rosanero, ma anche l’ultima per il tecnico che finora ha conquistato un solo punto in tre partite. Bocciati tutti i volti nuovi arrivati quest’anno, tranne Gilardino. Tornano Vitiello e Morganella”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” in merito al match di questa sera tra Palermo e Lazio. Il quotidiano poi prosegue: “Rivoluzione per la salvezza. L’ultima occasione di continuare la sua avventura siciliana Walter Novellino se la vuole giocare a modo suo. Senza tenere conto di consigli né imposizioni. tanto ormai sa bene che la sua permanenza sulla panchina del Palermo è legata strettamente alla capacità di mettere insieme punti per salvare la Serie A. Se perde stasera contro la Lazio farà quasi certamente le valigie (finora un punto in tre partite) e il principale candidato alla sua successione sembra proprio Davide Ballardini. che guidò i rosa per sette giornate alla fine del girone di andata. Con Sorrentino. Con cui aveva litigato di brutto, troverà un modo per convivere. Dunque il tecnico campano avrà ben pensato: se proprio devo andare via ci vado con i miei piedi. E così nessuno mi dirà che sono confuso. Ovvero giocando col quel 4-4-2 che è sempre stato il suo modulo preferito, un marchio di fabbrica. lo schema tattico sui cui crede. che il Palermo può praticare avendone i calciatori giusti ma che in questa tre settimane non ha mai applicato. Dubitiamo fortemente che l’abbia fatto per scelta. Non è detto che funzioni, i moduli tattici vanno provati mille volte provati, ci sono movimenti che non si imparano in sette giorni. Ma peggio di come è andata nelle ultime giornate non potrà andare: il Palermo non vince dal 24 gennaio, e nelle ultime dieci partite ha racimolato quattro punti, ha messo a segno tre reti nelle ultime cinque gare, non c’è stato un modulo tattico che abbia garantito gioco e organizzazione e l’assenza di Vazquez rende meno difficile la rivoluzione tattica. Insomma non c’è motivo per non provare qualcosa di diverso e soprattutto giocatori diversi. Rispetto a Verona, fuori Struna, Trajkovski, Cionek e Brugman. Tutti «fenomeni» arrivati quest’anno; dentro Morganella. Quaison. Vitiello. Gonzalez e Pezzella. tutti giocatori che c’erano già. Non c’è un solo acquisto di questa stagione che abbia convinto. Sarà un Palermo molto diverso: senza un vero regista, con due mediani (Jajalo e Hiljemark) e fortemente a trazione laterale. Da una parte proverà a spingere Morganella, dall’altra Lazaar, che giocando esterno alto avrà meno responsabilità di copertura. Ci si aspetta che arrivi sul fondo e non crossi a spiovere dalla trequarti per sfruttare l’astzia di Gilardino. Sulla carta è una squadra con ben sei difensori, che rischia grosso in mezzo al campo dove la Lazio avrà un giocatore in più ma a questo punto del campionato. Forse le energie mentali contano più di quelle tecniche e tattiche […]”.

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Redazione Ilovepalermocalcio