“C’erano tutte le premesse affinché Palermo-Chievo dell’11 dicembre 2016 passasse alla storia come la giornata dell’orgoglio rosanero. Il ritorno di Eugenio Corini, salutato in grande stile, una coreografia d’altri tempi, la gente che tomata allo stadio. Oltre 21 mila spettatori, per un totale di circa 15 mila biglietti venduti, che si vanno a sommare agli stoici 6.323 abbonati. Segno che la politica dei prezzi popolari talvolta paga. E invece, finisce che la coreografia della Curva Nord superiore la cosa più bella vista ieri al “Barbera” «ln questi loghi racchiusa la storia, onorateli con una vittoria» lo striscione che accompagna l’ingresso delle squadre in campo. La curva alza sette striscioni con altrettanti loghi storici, dallo stemma futurista realizzato dal pittore Pippo Rizzo al marchio utilizzato attualmente ideato da Ferruccio Berbera. Al centro, più grande di tutti, l’aquilotto inscritto in un rombo verde nato negli anni Ottanta e riproposto negli ultimi tempi dagli ultras, finito nelle ultime stagioni anche nelle terze divise del Palermo. Nel clima da festa che si respirava all’inizio anche i cori tributo a Stefano Sorrentino, oggi portiere del Chievo. Finisce con la squadra sotto la curva, tra fischi e applausi di incoraggiamento”. Questo quanto si legge su “Il Giornale di Sicilia”.