Un girone fa il Palermo batteva 3-0 il Pescara e si prendeva la vetta della classifica. Un girone dopo, il Palermo crolla in casa del Pescara ed è fuori dalla zona promozione. Nel mezzo, un abisso di 10 punti: questa è la differenza tra il rendimento del Brescia capolista e della squadra di Stellone nel corso di queste 19 partite, quelle in cui i rosanero hanno gettato al vento il vantaggio sulle concorrenti a tal punto da farsi risucchiare nel limbo dei play-off. Il match in Abruzzo ha certificato un momento difficile per il Palermo, protagonista di quello che al momento è il suo peggior girone di ritorno degli ultimi vent’anni in Serie B. La strigliata di Foschi dopo la partita è sintomatica di quanto questo periodo non sia soddisfacente, soprattutto adesso che la corsa alla promozione si va facendo sempre più pressante. Il Palermo nelle ultime diciotto partite ha raccolto 26 punti, solamente due in più rispetto a quanto fatto nelle prime undici giornate di campionato. Di questo ne hanno approfittato le inseguitrici come il Brescia che nello stesso periodo ha collezionato 36 punti e il Lecce che è a quota 35. Il vero e proprio tracollo rosanero è arrivato nel girone di ritorno, con un rendimento che il Palermo, tra i cadetti, non aveva dai tempi dell’ultima retrocessione in Serie C. Quattro sconfitte nelle prime undici gare della seconda metà di stagione non si vedevano dal 1997, dal campionato chiuso al penultimo posto dopo l’illusione di un anno prima con i «picciotti» di Arcoleo. In quell’anno il ruolino di marcia all’undicesima giornata di ritorno fu di due vinte, sei perse e tre pareggiate. Oggi i rosa hanno raccolto una vittoria e un pareggio in più, ma con 13 punti in saccoccia hanno intrapreso un cammino paragonabile solo a quello delle annate più nere della storia di questo club. Questo quanto scrive l’edizione odierna del “Giornale di Sicilia”.