L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato il pari rimediato ieri dal Palermo sul campo dell’Ascoli. Ecco quanto si legge:
“Un punto utile per godersi il panorama dall’alto, in attesa della partita di domani del Frosinone con la Cremonese. A piccoli passi il Palermo è primo (con i ciociari appunto, l’Avellino e il Perugia) ma sul piano dello spettacolo e stata una delle peggiori cose viste negli ultimi anni. Una noia mortale e nell’ascoltare i cori di giubilo a fine partita dei cinquemila fans ascolani abbiamo avuto la conferma di come l’amore per la propria squadra renda ciechi e sordi, al punto da non capire che ieri al «Del Duca» tutto s’è visto tranne che una partita di calcio. In questo sport in genere le squadre in campo giocano per vincere, cercando di calciare verso la porta avversaria, profondendosi con ardore in gesti tecnici più o meno pregevoli. Calcio e tecnica e agonismo insieme, ma ieri nulla di tutto questo s’e visto in novantatre minuti con un solo spunto degno di nota. La conclusione ravvicinata di Rispoli al 6′ della ripresa dopo un buon triangolo con Chochev. Il difensore rosa da buona posizione ha calciato col piede sinistro proprio su Lanni in uscita, sciupando l’unica azione offensiva degna di questo nome costruita dal Palermo. Ma l’Ascoli, che era data in gran spolvero dopo il successo di Cesena, ha fatto anche peggio e dopo una discreta partenza s’è messo tutto in difesa, ha arretrato gli esterni offensivi del suo 4-3-3 sulla linea dei centrocampisti con l’intento di fare scoprire il Palermo. Impresa vana, e tra due squadre scese in campo con il preciso obiettivo di non perdere, il risultato non poteva essere che un pareggio. […]”.