Giornale di Sicilia: “Palermo, ultima chiamata”

“Soli, il deserto con cui stasera il Barbera accoglierà il Palermo per la partita della vita rappresenta meglio di qualsiasi commento la stagione rosanero. Soli in cerca dell’unico risultato possibile per continuare a sperare: la vittoria. Senza tifosi per i petardi con la Lazio. in molti rimarranno fuori col cuore in gola, pronti a nuove contestazioni. Il clima è caldo, torrido. La squadra rosanero s’è preparata alla sfida contro l’Atalanta sotto scorta. lo scollamento col proprio pubblico è ormai evidente, la Serie B dietro l’angolo con la consapevolezza. stavolta. che tornare in A non sarà facile. Soli. Con i problemi di una squadra che non vince da 86 giorni, che ha segnato un gol nelle ultime cinque partite e che ne ha subiti dieci nelle ultime tre gare. Tuttavia con cinque giornate da giocare crederci ‘e un dovere, non c’è nulla che razionalmente può evitare al Palermo una retrocessione finora meritata per le logiche che hanno costruito e gestito questa squadra. Ma nel calcio non sempre la ragione è l’unico filo conduttore. Basterebbe battere oggi l’Atalanta, basterebbe che il Frosinone non vincesse a Verona col Chievo e che domani il Carpi perdesse col Milan per ritrovarsi tutti a pari punti. Sembra facile ma non lo è. Perché, nonostante qualche segnale positivo rilevato a Torino. questo Palermo non ha giocatori capaci di risolvere le partite, in compenso ne ha tanti bravi a facilitare il compito degli avversari. Ci chiediamo ancora come sia stato possibile costruì re una squadra in questo modo. Davide Ballardini ha riportato un po‘ d’ordine tattico nelle fila rosanero, ma non basta l’ordine tattico per vincere le partite. Occorre chi si assuma le responsabilità, chi butti la palla in rete. Occorrono qualità come attenzione e coraggio. Merce rara in questo Palermo che anche oggi girerà attorno alle giocate di Vazquez e punterà sull’esperienza di Gilardino. Tutto qui il potenziale offensivo dei rosa, non vediamo chi altro possa segnare. A] confronto l’Atalanta che schiera Borriello. D’Alessandro, Diamanti e Gomez – e che ha lasciato a casa Pinilla per infortunio – sembra una macchina da guerra. E dire che il bilancio degli orobici è ben inferiore a quello dei rosa. Rispetto alla partita di Torino, il Palermo dovrebbe cambiare modulo tattico, tornando alla difesa a quattro. La squalifica di Goldaniga risolve il problema. Dovrebbe cambiare proponendo almeno tre giocatori offensivi. Vazquez, (forse) Gilardino e poi chissà. Nel senso che un terzo attaccante affidabile il Palermo non l’ha. Doveva essere Djurdievic, ma è sparito. Balogh non dà alcuna garanzia. potrebbe giocare La Gumina che oggi sul piano delle motivazioni e della freschezza mentale avrebbe qualcosa in più degli altri. Acclarata l’evanescenza di Quaison e Trajkovski s’è fatta strada negli ultimi allenamenti la soluzione con Brugman alle spalle di Vazquez e Gilardino. Chiunque vada in campo occorrerà un piccolo miracolo calcistico. Per battere l’Atalanta, reduce da una splendida gara contro la Roma. servirebbero qualità che il Palermo ha dimostrato di non avere. Può reggerlo solo la forza della disperazione, quella che ha messo le ali a Frosinone e Carpi. Ma chi dei rosa sarà davvero disperato se il Palermo va in B? Oggi lo vedremo. ll Palermo potrà contare su un giocatore in più in mezzo al campo per tenere palla con più facilità. L’Atalanta è squadra casalinga. in trasferta ha vinto due sole volte (paradossalmente meno dei rosa) ma possiede giocatori rapidissimi come Gomez e Diamanti. Guai a scoprirsi. Reja dice che va in cerca dei punti salvezza ma il tecnico dei nerazzurri mente sapendo di mentire. con 37 punti a cinque giornate dalla fine è impossibile andare giù. E il fatto che i bergamaschi hanno già vinto il loro campionato può essere un piccolo aiuto per il Palermo. L’ultimo. Dopo probabilmente non ce ne saranno più”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.

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Redazione Ilovepalermocalcio