Giornale di Sicilia: “Palermo: tra appropriazione indebita e falsi in bilancio, spunta l’incubo fallimento – la situazione”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” fa luce sulla vicenda relativa all’inchiesta che vede coinvolto il Palermo e Maurizio Zamparini. Tra i reati c’è quello di appropriazione indebita e falsi in bilancio, il quotidiano spiega i motivi che accusano il patron. Ecco quanto si legge:
“Eppure tanto normale la situazione non è, secondo il Nucleo di polizia tributaria, perché le tre società sono tutte nell’alveo del gruppo che fa capo al settantaseienne, vulcanico imprenditore friulano: Mepal, acronimo di merchandising Palermo, titolare del marchio della squadra, viene ceduta dalla sua proprietaria, l’Us Città di Palermo, ad Alyssa, per 40 milioni. Il valore notevole dell’azienda è determinato dal fatto che a Mepal viene attribuita la possibilità di gestire i (futuri e in gran parte improbabili) nuovi stadio e impianti sportivi che dovranno fare capo al club rosa. E a compiere tutte queste operazioni e valutazioni è sempre lui, proprietario o socio o azionista di tutte le aziende coinvolte: il presidente del Palermo. La società rosa a questo punto dovrebbe ricevere il contante: ma in realtà Zamparini iscrive in bilancio solo il credito, da pagare in tre anni, a rate. Realizza così, considerati i costi e le spese, una plusvalenza da 21 milioni, che consente di chiudere in attivo e di poter fare l’iscrizione al campionato. Operazioni fittizie, solo sulla carta, sostiene l’accusa. Ma non solo: visto che le società sono tutte riferibili al gruppo dell’indagato principale, sarebbe necessario il bilancio consolidato del gruppo. Che però mai sarebbe stato fatto e da qui la contestazione al commercialista di fiducia del presidente. Ecco dunque l’appropriazione indebita, per avere «portato via» la Mepal a fini personali, sottraendola al controllo del Palermo; ecco i possibili falsi in bilancio, per avere alterato la realtà della consistenza economica e della solvibilità della squadra. Ed ecco riaffacciarsi il vero incubo di tutta questa storia, la dichiarazione di insolvenza, l’istanza di fallimento da parte della Procura e l’apertura di una fase dagli esiti quanto mai imprevedibili per le sorti della società. «Il Palermo è tranquillissimo – chiosa Zamparini, sempre con Livesicilia -. Quest’anno chiuderà il bilancio con 10 milioni all’attivo». Dopo avere chiuso bruscamente la trattativacon Paul Baccaglini, il numero uno conta ora sulla trattativa con Frank Cascio e John Viola. Difficile però, per lui, trattare con i convitati di pietra di questo brutto affare: Procura e Guardia di Finanza”.