L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” analizza le parole rilasciate ieri in sala stampa da Szyminski, in occasione della presentazione. Ecco le parole del difensore polacco riportate sul quotidiano:
“Un po’ stancante, ma spero di abituarmi presto». Il caldo asfissiante di Palermo non è un problema per Przemyslaw Szyminski, ventitreenne difensore giunto in settimana alla corte di Bruno Tedino per rimpolpare un’enclave polacca ormai composta da quattro elementi. Non certo pochi, soprattutto se si considera che in tre hanno da poco messo piede a Boccadifalco per la prima volta, ma la presenza di così tanti connazionali può essere di aiuto per agevolare l’inserimento dei nuovi arrivati: «Essere in due o tre è sempre più facile. Con Murawski e Dawidowicz ci siamo conosciuti già prima, adesso la situazione sarà ancora più facile da affrontare tutti insieme». Oltre a loro due c’è Cionek, che in ritiro ha fatto da «chioccia» al brasiliano Coronado e adesso sta aiutando i tre polacchi a conoscere meglio la squadra e la città: «Con Thiago già ci conoscevamo prosegue Szyminski – ma da quando sono qua si sta dimostrando di grande aiuto, per me e Murawski. Soprattutto per la lingua, dato che ancora non parliamo italiano e abbiamo bisogno di una traduzione per capire le parole dell’allenatore. Ci aiuta anche fuori dal campo, nella vita in città». Maglia numero ventiquattro sulle spalle e un Europeo Under 21 vissuto interamente in panchina, il difensore giunto dal Wisla Plock è comunque in ottima forma, avendo giocato fino alla scorsa domenica con la sua ex squadra. Quarantacinque minuti partendo da titolare, con la speranza di poter trovare un posto negli undici anche per l’esordio stagionale del Palermo contro la Virtus Francavilla (domenica ore 20.30, arbitra Martinelli di Roma 2): «Penso che il mio livello di preparazione sia già abbastanza buono. Sono qua da pochissimo e ho fatto solo un paio di allenamenti, non conosco bene la squadra, ma nulla unisce più delle partite. Anche gli allenamenti servono, ma giocando posso trovare maggiore coesione con il gruppo». Un messaggio per Tedino, che ha chiesto rinforzi in difesa e li ha ottenuti. Adesso Szyminski spera di convincerlo, puntando anche sulla sua duttilità. Il polacco giunto nella giornata di lunedì può infatti agire sia da centrale che da terzino, pur non avendo una certa dimestichezza col modulo adottato dai rosa nel corso della preparazione estiva: «La mia esperienza maturata al Wisla Plock è stata molto ampia, nell’ultimo anno ho giocato più di trenta partite in Ekstraklasa. Finora ho giocato solo in una difesa a quattro, per me la linea a tre è una cosa nuova. Per adesso ho giocato a destra e da centrale, penso di poter fare bene in questo ruolo, poi vedremo in che posizione mi schiererà l’allenatore. Non ho ancora provato però». Che scenda o meno in campo, in Coppa Italia si avrà il primo assaggio della freddezza che il pubblico di Palermo sembra voler riservare alla squadra. Un segnale che nasce dalle contestazioni dei giorni scorsi, che in alcuni casi hanno portato (stando a quanto dice Zamparini) al naufragio di alcune trattative sul mercato. Così non è stato per il polacco, che vede in tutto ciò uno stimolo particolare: «Prima di accettare la proposta non ho avuto notizie di proteste o simili, ho saputo quanto accaduto solamente una volta arrivato a Palermo. Capisco bene la delusione dei tifosi, ma questa può essere una motivazione in più per fare ancora meglio. Noi speriamo di poter riconquistare i tifosi e ci concentriamo sul nostro lavoro». Impresa difficile, da accompagnare con i risultati, in un campionato lungo e stracolmo di insidie. Da questo punto di vista, non conoscere bene le difficoltà del torneo cadetto può essere un’arma a doppio taglio: «Purtroppo non lo conosco tantissimo – ammette il difensore polacco – la Serie B non è certo conosciuta come la Serie A, che è seguita in tutto il mondo». Difficile dargli torto, tanto che l’intera squadra ha come obiettivo unico il ritorno in quella massima serie perduta malamente pochi mesi fa. Un campionato dove Szyminski ritroverebbe un amico di infanzia: «Con Milik ci conosciamo sin da piccoli, se dovessi parlare di lui passerei ore. Abbiamo giocato insieme da ragazzini al Katowice e siamo tuttora in stretto contatto»”.