“In attesa dello Zio Tom vediamo se il «cugino» Diego riesce a mettere insieme il terzo risultato positivo di fila e accorciare le distanze dall’Empoli, che secondo i pronostici dovrebbe perdere a Milano. Vediamo se Lopez sta davvero riuscendo a cambiare questo Palermo improvvisamente «resuscitato» grazie i punti presi contro Napoli e Crotone. Chiamiamola pure partita della verità. Vediamo se questi quattro punti sono stati un’illusione (come fu la vittoria a Bergamo dell’ andata) o se davvero qualcosa sta cambiando. Quantomeno nella compattezza e nella determinazione: nell’impossibilità di modificare la modestissima cifra tecnica della squadra sarebbe già tanto non regalare nulla in difesa e giocare in trenta metri con lo spirito da «sporca dozzina». Sperando nel miracolo di un gol, da difendere con le unghia e con i denti. Perché ogni singolo gol di questo Palermo sa appunto di prodigio, dipendendo in attacco i rosa esclusivamente dell’intuito di Nestorovski. Che all’andata segnò contro i nerazzurri la rete più bella della stagione. Nel numero e nella suddivisione del gol tutta la differenza tra Palermo e Atalanta. Nel Palermo il macedone ha segnato da solo (9) un gol meno di tutti i suoi compagni insieme. La squadra di Gasperini ha segnato 17 reti in più dei rosa, mandando in gol Gomez (7), Kessie(6), Petagna (5), ma anche i difensori Masiello (3) e Caldara (3). Pochi numeri per spiegare che l’ Atalanta a differenza del Palermo una squadra competitiva in ogni ruolo. E perché sia in corsa per I’Europa League, mentre i rosa (con un bilancio superiore) annaspano per evitare la serie B. La partita impari sulla carta, l’Atalanta gioca a memoria perché Gasperini bravo e perché non è mai Stato messo in discussione nonostante una partenza a rilento. Le motivazioni possono compensare in parte la differenza di qualità. La disperazione può mettere le ali ai rosa, anche se gettarsi in avanti può essere molto pericoloso. La squadra di Gasperini (annunciata col modulo 3-4-1-2) ha già vinto cinque volte fuori casa perché sa ribaltare l’azione come poche altre formazioni di questo campionato grazie alla rapidità di Gomez e a un’organizzazione più che collaudata. Il Palermo deve vincere, anche un punto potrebbe servire a poco, ma non dovrà commettere l’errore di gettarsi in avanti a testa bassa. Oggi più che mai dovrà avere pazienza. Formazione scontata. Diego Lopez non vuole rinunciare al «4-3-3», il modulo con cui De Zerbi non fece un punto. Ma il tecnico uruguaiano ha le sue idee e i risultati in queste prime due partite sono stati dalla sua parte. In difesa rientrano Goldaniga e Gonzalez, a centrocampo e in attacco tutto come contro il Crotone e se così fosse sinceramente non facile comprendere l’assenza di Gazzi in uno schieramento tanto povero di personalità e di esperienza. In quanto a Diamanti con questo modulo non ha chances; potrebbe essere — come stato tante volte in questo campionato — l’arma degli ultimi minuti. L’appello del club che ha abbassato i biglietti (dopo averli tenuti alti incomprensibilmente col Crotone) sembra essere caduto nel vuoto. Ci sarà un po’ di gente in più, ma il Barbera rimarrà ancora una volta vuoto. Perché ormai la frattura tra il popolo rosanero e Zamparini insanabile, non c’ö una sola scelta del presidente che sia stata accolta con favore e oggi perfino parte del tifo organizzato diserterà gli spalti. Il Palermo sarà ancora una volta solo o quasi, ma in questa «solitudine» ha paradossalmente fatto le migliori cose avendo conquistato più punti in trasferta che in casa. L’ultima nota per Nestorovski. É in diffida. Si faccia ammonire con una piccola protesta e salti la Juventus per squalifica. Del resto all’andata De Zerbi contro i bianconeri lo tenne fuori, non si capì mai perchè. Considerata l’importanza che il macedone ha per questa squadra sarebbe bene averlo nella gara interna contro la Sampdoria tra due turni”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.