“Il mercato del Palermo rischia di parlare sempre meno italiano. Un caos nato con la revoca del fido da parte di Unicredit e proseguito col pignoramento di circa 2oo mila euro (per i quali si dovuto ricorrere anche ai crediti vantati in Lega Calcio dal club, dato che nei conti societari sono stati trovati solo duemila euro). Cifra irrisoria per il mercato, ma che ha intaccato la reputazione del Palermo con gli istituti di credito. Un danno non solo d’immagine, dato che per fare acquisti interni alla Lega di appartenenza bisogna avere garanzie bancarie. Questo quel che serve per pagare (a rate, s’intende) il prezzo di un cartellino avvalendosi del sistema della camera di compensazione, adottato dalla Federazione per regolamentare il mercato interno tramite i crediti delle società e, appunto, le garanzie. Senza fideiussione, niente acquisti «italiani». Un problema sottolineato più volte da Zamparini negli anni passati e che in questo mese di gennaio diventato sempre più evidente, tant’é che il Palermo finora ha acquistato solamente giocatori dall’estero. […]”. Questo quanto si legge su “Il Giornale di Sicilia”.