Giornale di Sicilia: “Palermo senza corpo e anima. De Zerbi, il valzer di formazioni non fa bene”

”Cercasi assetto, anzi forse qualcosa di più, cercasi un corpo e un’anima per un Palermo in crisi d’identità, che ha sperimentato vari moduli, per tornare a quello di partenza, il 4-3-3, schema di riferimento di Roberto De Zerbi nella sua giovane carriera in panchina. Dall’esordio col Napoli alla sconfitta di Cagliari, la quarta di fila, il tecnico rosanero è tornato alle origini, passando per situazioni tattiche piuttosto fluide e varie opzioni, come la difesa a 4 o una linea mediana più folta, senza cambiare atteggiamento. Ma contro il Milan la controrivoluzione sarà in atto. Fin qui s’è vista una formazione rosanero camaleontica, negli uomini: nemmeno per centottanta minuti di fila sono scesi in campo gli stessi undici elementi e, di più, neanche per due partite di fila un solo reparto ha avuto gli stessi calciatori in campo. Nove schieramenti diversi in altrettanti turni di campionato sono andati in scena, durante la gestione De Zerbi. A volte per scelta, altre per necessità. Probabilmente l’allenatore lombardo non ha voluto escludere nessuno a priori, dimostrando di dare chance a tutti, di non farsi guidare da gerarchie cristallizzate e di tenere nella massima considerazione il lavoro settimanale, ma non è il massimo se si considera che è già iniziato il mese di novembre, il giro di boa del girone d’andata è lontano otto giornate e poco più di un paio di mesi, e ai 20 punti – che psicologicamente significherebbero mezza salvezza – ne mancano ancora 14, che al momento possono sembrare un’enormità. La parola compattezza riecheggia nello spogliatoio rosanero: ci sarà, probabilmente, chi sarà impiegato di più, e chi meno, d’ora in poi in modo sempre più deciso. A caccia della svolta e di risultati, ora più che mai, saranno cruciali il senso d’appartenenza di ciascuno e l’unità della squadra, quella vera, non di facciata”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.