Giornale di Sicilia: “Palermo, senza closing il futuro è nerissimo”

“Il tempo è galantuomo, e lo sarà anche in questa storia che sta tenendo col fiato sospeso i tifosi del Palermo. Closing, la nuova parola magica. Fino a qualche tempo fa era abusata per il Milan, adesso è un refrain tutto rosanero. Si aspetta che Baccaglini e Zamparini mettano nero su bianco. Pare che l’affare sia davvero a buon punto, con buona pace dei pessimisti, che in questa città naturalmente non mancano mai e che vedono torbido ovunque. In tanti questa settimana hanno partecipato all’iniziativa “II web nel pallone», la maggior parte ha votato per il grande bluff. Dietro Baccaglini non c’è un gruppo con un pentolone pieno di soldi, ma il nulla. Il tempo dirà appunto se è cosi. Questione di giorni assicurano dall’entourage dell’ex Iena. Stando a sentire loro, la trattativa ormai in discesa perché la banca inglese che fa da advisor ha visionato tutta la documentazione. Giusto il tempo dei bonifici e poi si potrà brindare a champagne, Se sarà davvero cosi si capirà presto, anche perché Zamparini non è più disposto ad aspettare. Quel comunicato arrivato ad inizio settimana puzzava di ultimatum per Baccaglini. Come dire: datti una mossa perché io non ho più tempo da perdere. Un gesto che non piaciuto al gruppo rappresentato dal presidente tatuato e che ha rischiato di compromettere l’intera operazione. Fino a giovedì sono stati giorni caldissimi, la rottura vicina. Poi la schiarita, e adesso la nuova attesa per questo benedetto closing che, prima arriva, meglio è. In ballo c’è il futuro del Palermo che nel frattempo è precipitato in Serie B. Senza la cessione della società, non ci sono bei chiari di luna Col paracadure si può reggere un anno: se poi non arrivasse la promozione, il Palermo chissà in quale lido sarebbe destinato. Ci sono debiti da coprire e una squadra da ricostruire, visto quello che ha fatto Zamparini in questa stagione è difficile pensare che possa mettere in piedi film «hollywoodiani». Della nuova proprietà cosi diventa un passo necessario per la sopravvivenza. C’è bisogno di capitali freschi, c’è urgenza di programmazione. Con le firme dal notaio diventa tutto più trasparente. E Baccaglini potrà fare una pernacchia a chi non gli ha mai dato fiducia. La speranza è che non si vada di rinvii in rinvii come è stato finora e che non si commettano altri errori. Il primo e stato indicare una scadenza temporale per il closing, il secondo nominare Baccaglini presidente prima che ci mettesse la ceralacca. L’augurio è che sia davvero questione di giorni, in modo da potere iniziare a pensare alla prossima stagione, che non è poi cosi lontana come sembra. Se una squadra viene progettata in largo anticipo, c’è anche il tempo per rimediare a qualche decisione avventata. Se si fa all’ultimo minuto, c’è il rischio di sbagliare come quest’anno. E il Palermo non può permetterselo. Così come non si può permettere che la cessione del la società sia un bluff. In quel caso il futuro sarebbe nerissimo”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.