“Il punto di non ritorno, salvo sorprese. Paul Baccaglini e Maurizio Zamparini sono giunti alla resa dei conti, dopo ore di tensione che hanno portato la trattativa per la cessione del Palermo ad una fase di totale stallo. Il primo prende tempo, il secondo lancia un ultimatum: oggi si chiude o si riparte da capo, dalla vecchia proprietà a gestire le operazioni per preparare la prossima stagione. Che il tempo sia praticamente scaduto lo si è capito già da settimane, da quando Zamparini stesso ha posto un paletto sulla necessità di scegliere un direttore sportivo e un allenatore prima della fine di giugno. Il patron, nel caso dovesse trovarsi ancora in mano la società, non vuole andare oltre questa settimana per assegnare le nuove cariche tecniche e dirigenziali. Un limite di tempo che, seppur solamente da «consulente», non vorrebbe superare nemmeno in caso di cessione a Baccaglini. Ma la cessione che non è arrivata in questo mese e mezzo di attesa deve arrivare oggi, altrimenti si agirà di conseguenza. Il perché di un tale ritardo dalla prima data del closing, quella fissata per il 30 aprile, è semplice: lasciando stare tempi burocratici delle banche e festività varie incastrate nel corso dei negoziati, lo staff legale di Baccaglini ha voluto esaminare attentamente i conti del club. E se da un lato è vero che la banca inglese non ha avuto nulla da obiettare sul bilancio del Palermo chiuso il 30 giugno 2016 (quello che, per intenderci, garantisce l’iscrizione al prossimo campionato), dall’altro lato è stato necessario valutare entrate ed uscite che verranno iscritte nel prossimo bilancio, quello che il Palermo chiuderà tra una dozzina di giorni. Un bilancio che vedrà ancora entrate importanti sul fronte televisivo e che registrerà le plusvalenze generate dalle cessioni di Vazquez, Lazaar e Quaison, ma sul quale peserà un prevedibile crollo delle entrate dal botteghino (abbonamenti diminuiti del 37%, presenze complessive allo stadio diminuite del 30.5%). Il tutto a corredo di una situazione che vede i rosa retrocessi in Serie B, dunque in un torneo che per sua stessa natura prevede introiti inferiori rispetto alla massima serie, solo parzialmente attutiti dal paracadute da 25 milioni. Insomma, avendo preso degli accordi sotto forma di pre-contratto, è evidente che certe cifre concordate abbiano reso necessario un ulteriore controllo sull’investimento da effettuare. Solo che, e è qui Zamparini a dirlo nell’ultimo comunicato ufficiale diramato dallo stesso patron, alla proprietà non è giunta alcuna comunicazione relativamente alla volontà di modificare il valore dell’offerta. Un’offerta che Zamparini oggi vuole trovare sul suo tavolo per potere mettere la parola fine ad una vicenda prolungatasi all’inverosimile. La fretta dell’imprenditore friulano è dettata dal rischio di ritrovarsi ancora col Palermo in mano, ma senza una dirigenza e senza un tecnico, fuori tempo massimo per poter mettere sotto contratto le migliori opzioni possibili. Per questo già da quasi un mese ha pronto un piano B e non intende farsi trovare impreparato, anche nell’ipotesi di una fumata nera nella trattativa con Baccaglini. Dall’altro lato della cornetta, il rappresentante di Integritas Capital continua ad aggiornare i soci e gli avvocati sullo sviluppo dei negoziati. Sa bene di trovarsi di fronte ad un bivio, però ha ritenuto necessario prendere tempo per poter formulare l’offerta migliore. Questo nonostante avesse in mano da settimane la certificazione della banca che garantisce una copertura da cento milioni di euro su tutto l’affare. Cifra da non versare interamente nelle tasche di Zamparini, ma anche togliendo la quota da destinare alla copertura dei debiti (circa quaranta milioni) c’è l’intenzione di limare la somma da destinare all’attuale proprietario del Palermo. Questo con la convinzione di essere giunto al passo conclusivo per acquisire il cento per cento delle azioni, motivo per cui negli ultimi giorni Baccaglini ha anche creato la YW&F Global Limited, la ormai nota società veicolo attraverso la quale completare l’acquisto. Tra l’affare fatto e l’affare saltato, però, c’è la variante Zamparini: oggi il giorno della verità. Ora o mai più, se c’è l’intenzione di dare al Palermo un nuovo corso. Il patron in carica è stato chiaro, Baccaglini non ha più tempo per scrivere un lieto fine”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.