Goldaniga ha salutato i rosanero accasandosi al Sassuolo. Il centrale dichiarato incedibile dalla società, alla fine è stato ceduto. Eil rischio che adesso, altri suoi ex compagni, seguano le sue orme, è più che un’ipotesi. L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” infatti, riporta i dubbi sul futuro di Rispoli e Nestorovski su tutti. Ecco quanto si legge:
“Goldaniga apre la porta, ora sotto a chi tocca. La soglia d’uscita attende nuovi passaggi, per un Palermo che ormai sa di non avere più il coltello dalla parte del manico nel tentativo di trattenere i big in casa propria. Non c’è riuscito col centrale, uno dei tre giocatori definiti «incedibili» o quasi da Lupo (virgolette d’obbligo), adesso rischia di non farcela nemmeno con gli altri due cardini di una squadra ancora da completare sul mercato. Il paradosso sta proprio in quest’ultima preoccupazione: ci sono reparti ancora incompleti, ma è fondamentale fermare un’emorragia iniziata ben prima di luglio con le cessioni di Bruno Henrique, Gonzalez e Pezzella. Adesso all’elenco dei grandi addii si aggiunge quello di Goldaniga, che nella giornata di ieri ha firmato il contratto fino al 2022 col Sassuolo e che non ha preso parte alla ripresa degli allenamenti in Sicilia, ormai certo di una partenza a ritiro concluso. La sua cessione (per 4 milioni) apre una porta che il Palermo ha cercato di tenere chiusa quanto più a lungo possibile. […] Rispoli, ha comunicato a Zamparini la propria volontà di lasciare la Sicilia già prima della partenza per l’Austria e che adesso potrebbe trovarsi con la porta spalancata per seguire le orme del compagno di reparto. Il problema? Le offerte, quelle che vuole il Palermo e che ancora non arrivano. Non nella misura richiesta da Zamparini, che non intende lasciare andare il tornante campano a cuor leggero, ma che comunque sa di avere in organico il sostituto, dunque non dovrebbe sborsare chissà quale cifra per sostituirlo in caso di partenza. Il Cagliari, intanto, rimane sulle sue tracce, consapevole di poter puntare sulla voglia di A di quello che fino alla passata stagione è stato capitano dei rosa. Una fascia che adesso è passata sul braccio di Nestorovski ed è evidente che il macedone, nonostante sia stato a più riprese indicato come il vero pezzo pregiato della vetrina rosanero, abbia le sue legittime titubanze sulla permanenza in Sicilia. Perché perdere un elemento di valore può anche starci, perdere due dei tre cardini su cui si voleva costruire la squadra no. E Nestorovski, a differenza degli altri, ha sirene ben più pressanti (con offerte economiche superiori). È stato cercato dagli spagnoli del Leganes, ma il sondaggio non è andato a buon fine. Ha avuto contatti con lo Zenit San Pietroburgo, ma i russi si sono fiondati sull’argentino Driussi e la pista s’è raffreddata. Rimane la Fiorentina, ancora in attesa di capire cosa ne sarà di Kalinic e con il bomber del Palermo sempre lì, nella lista della spesa da effettuare una volta salutato il centravanti croato. […]”.