Giornale di Sicilia: “Palermo, ora reagisci!”
“Parte a Bergamo «l’operazione felicità». Sembra un paradosso in questo momento di forti tensioni, di contestazioni e con la terzultima a soli due punti eppure è così. In campo solo chi è contento a costo di rinunciare a tutte le seconde linee, che in quanto tali contente non possono essere. Non potendo arricchirsi con nuovi giocatori il Palermo prova a migliorarsi rinunciando a quei rosa che per vari motivi in questo momento non vivono con la necessaria positività la vita del gruppo. E’ questa in sintesi l’operazione che ha portato all’esclusione di Rigoni, Maresca, Daprelà e in ultimo El Kaoutari. Zamparini e Ballardini tentano dunque di ricreare la giusta armonia, con una strategia che uno psicologo potrebbe condividere ma che tecnicamente può portare al disastro, perché con un organico tanto risicato rinunciare a quattro elementi non è da poco. Forse il solo Rigoni oggi avrebbe giocato, ma la panchina del Palermo è desolatamente povera. Questa partita contro l’Atalanta assume un valore straordinario. Perché dalla reazione della squadra si capirà se il problema erano davvero i malumori interni, le spaccature, le nostalgie di qualche senatore per Iachini o se invece tutte queste vicende sono solo la conseguenza di un organico inadeguato. E oggi a Bergamo potremmo capire se è immaginabile un Palermo senza Vazquez, che sebbene squalificato quasi a volersi fare perdonare ha chiesto di seguire la squadra in trasferta. Tra esclusioni, infortuni e squalifiche Ballardini ha la squadra bella e fatta contro un Atalanta che è reduce dalla vittoria a Roma. Fa male constatare che oggi per esperienza tra il Palermo e l’Atalanta c’è una differenza schiacciante: basterà avere rinunciato a qualche scontento per azzerare la distanza?”. E’ questo il quesito che si pone l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” in vista del match che oggi pomeriggio il Palermo giocherà contro l’Atalanta.