“Ultima occasione stagionale per abbracciare il Palermo, per mettere da parte i rancori, almeno per novanta minuti. Per trattenerla in Serie A, possibilmente, sostenendolo dagli spalti, magari con un’intensità mai vista nei mesi precedenti, e all’unisono, come non sempre è avvenuto nel corso di questo campionato, in cui si sono accentuate le spaccature in seno alla tifoseria organizzata, con anime diverse in curva Nord. Ora più che mai c’è uno stadio da riempire, perché in occasione della sfida di domenica sera contro il Verona, l’ingresso sarà concesso a tutti, abbonati e non. Voci incontrollate circolavano già dalla mattina, ma solo dopo una riunione pomeridiana delle autorità coinvolte è arrivato l’ok. Dopo che il Palermo, ieri sera, ha ufficializzato l’inizio della vendita dei tagliandi – che inizierà oggi a partire dalle ore 12, nelle rivendite Listicket e negli store rosanero, da giovedì ai botteghini dello stadio – è stato chiaro che il precedente appuntamento casalingo, quello con la Samp, riservato a pochi intimi (i circa diecimila abbonati) per motivi di ordine pubblico, sarebbe rimasto un unicum. C’è la «ferita» dell’incontro con i blucerchiati, da rimarginare, e quella più grande della gara a porte chiuse contro l’Atalanta, decisa però dal giudice sportivo dopo che gli ultras avevano pensato bene di innestare Palermo-Lazio con il lancio di petardi e fumogeni in campo. Anche domenica c’era il rischio che solo gli abbonati potessero assistere all’ultima partita di campionato dei rosa, novanta minuti in cui il Palermo punta a blindare la permanenza in Serie A. Inizialmente la questura, in una relazione di qualche settimana fa, aveva indicato anche nel confronto fra i rosa e il Verona un match a rischio. La prefettura, però, ieri non ha ricevuto ulteriori segnalazioni dalla questura, anche perché a livello nazionale l’Osservatorio per le manifestazioni sportive ha promosso il comportamento della tifoseria rosanero nel settore ospiti dello stadio di Firenze: pubblico inappuntabile. Colorato, chiassoso, simpaticamente scalmanato (in gran parte a petto nudo), ma senza nessun accenno di violenza verbale, né tantomeno fisica. Nell’occasione erano presenti anche alcuni iscritti dei club della curva Nord superiore che hanno sottoscritto la tessera del tifoso, pur di partire e stare vicini alla squadra impegnata a Firenze. E stato di fatto riconosciuto che, per domenica sera (il calcio d’inizio è fissato alle ore 20.45, in contemporanea con Udinese-Carpi) non sussistono motivi di pericolo e che un normale spiegamento di forze dell’ordine sarà sufficiente. Nessuna ordinanza di divieto e spettacolo aperto a tutti, il Palermo adesso che non ci sono più «paletti» conta in un’affluenza massiccia per quello che è il match che vale una stagione: sono state confermate le promozioni che favoriscono la presenza di donne, giovani e anziani e circola un certo ottimismo. Se non ci fosse stato il via libera. Zamparini era pronto a un nuovo braccio di ferro, per opporsi nuovamente a potenziali restrizioni, anche se il precedente appello era andato male. Il club di viale del Fante aveva infatti provato a opporsi, dal punto di vista legale, all’ultimo stop, il provvedimento di chiusura parziale dello stadio «Barbera», quello per la gara interna con la Samp: un pool di avvocati aveva presentato un ricorso con procedura d’urgenza al Tar. Il Tribunale amministrativo regionale, che però l’aveva respinto su tutta la linea. la notizia di uno stadio potenzialmente pieno, fra cinque giorni, ha fatto in fretta il giro dello spogliatoio rosanero, la notizia ha caricato lo staff tecnico e i calciatori, che auspicavano la svolta e che vogliono lasciare il segno nell’ultima uscita stagionale davanti al proprio pubblico. L’auspicio è che il pessimo trend casalingo venga un po’ migliorato: su diciotto sfide al «Barbera», in questo torneo. Sorrentino e compagni sono riusciti a vincerne appena cinque e a pareggiarne quattro. perdendo poi le altre nove. Il dato delle sconfitte è il peggiore nell’ultima dozzina di stagioni. I rosa sanno che c’è un solo modo per metterci una pietra sopra, strappare la salvezza anche all’ultimo secondo dell’ultima giornata”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.