“L’Empoli non stacca la spina alle speranze del Palermo. Retrocedere in questo modo forse sarà ancora più doloroso, come al termine di una lunga agonia, tuttavia i numeri e lo stato di forma dei toscani (che ieri hanno sciupato una grande occasione col Pescara) dicono che non e ancora finita. E’ fuori da ogni logica che una squadra che abbia messo insieme la miseria di quindici punti in trenta partite perdendo sette delle ultime otto gare e vincendo in casa una sola volta possa ritenersi ancora in corsa per la salvezza. E’ fuori da ogni logica che una squadra costruita in questo modo possa calcare i campi della massima serie. Tuttavia con otto punti di ritardo sulla quartultima e otto gare da giocare (una in più rispetto all’Empoli) e con lo scontro diretto in casa all’ultima giornata dire che il Palermo non è ancora retrocesso in serie B una considerazione ovvia. E poiché il calcio regolato principalmente dalle passioni, dal convulso palpitare che muove masse enormi dietro sogni più o meno realizzabili, ci accingiamo a un’altra domenica di tormenti. Nell’auspicio che a Milano il Palermo possa aggrapparsi all’orgoglio e tornare imbattuto (cosa che avvenne con l’lnter), che possa reggere all’urto di un Milan che gli dieci volte superiore, che possa essere baciato dalla fortuna ma che soprattutto riesca a onorare la maglia. […]”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.