Giornale di Sicilia: “Palermo, nuovo incontro con i cinesi. Ma la cessione del club è lontana…”
“Un altro incontro, l’ennesimo, nella festività dell’Immacolata e poi un nuovo scambio di documenti via mail il giorno dopo. La cessione della maggioranza delle azioni del Palermo al fondo di Stato cinese, però, non decolla, anzi s’allontana. Di rinvio in rinvio, di lentezza in lentezza, i contatti non si affievoliscono, ma non si concretizzano affatto. E la trattativa rischia di restare al palo. Di sicuro non ci sarà nessuna operazione chiusa entro il 2016, come auspicava lo stesso Maurizio Zamparini, un po’ più deluso rispetto al passato dalla pista asiatica. Nei giorni scorsi il massimo dirigente aspettava la proposta scritta per l’acquisto di almeno il settantacinque per cento delle azioni. Non s’è visto nulla di tutto questo. «ln cuor mio speravo di chiudere entro Natale — spiega lo stesso presidente rosanero – ma non andrà cosi. I contatti non procedono velocemente, è il modus operandi di questi investitori. Succede anche per la cessione del Milan di dover aspettare del tempo supplementare (telenovela con closing rinviato al 3 marzo 2017, ndr), e anche l’acquisizione dell’lnter ha avuto passaggi lunghi. Spero di rivederli già a gennaio, probabilmente mi muoverò in prima persona, sarò io ad andare in Cina per fare qualche passo in avanti». L’effetto immediato di quello che nella migliore delle ipotesi uno slittamento si ripercuoterebbe sugli affari di gennaio, mese destinato a innesti che possano contribuire alla salvezza del Palermo. Potrebbe esserci una ripercussione negativa sul budget del mercato di riparazione. Le trattative invernali – affidate già sulla carta a un debuttante assoluto come Dario Simic, grande esperienza da calciatore, zero da dirigente – non nascerebbero sotto buoni auspici. Il ds Faggiano, che aveva capito di avere limitatissima autonomia e pochi soldini a disposizione, ha fatto le valigie in fretta per sposare il Parma. Chi lavorerà al posto suo (e dietro Simic naturalmente c’é il plotone di consulenti e intermediari slavi o affini, da Curkovic a Lemic fino all ‘italianissimo Riso), dovrebbe fare di necessità virtù, con operazioni low cost. Valga per tutti l’esempio di Jajalo (arrivato a parametro zero, col pagamento delle sole commissioni), che da gennaio 2015 ha dato il là alla collaborazione di questi mediatori con Zamparini. La Cina lontana, dunque, non solo un inghippo a lungo termine, ma a breve. La trattativa certamente complessa e ad ampio raggio, visto che prevede, oltre all’impegno strettamente calcistico, investimenti immobiliari e turistici da parte del gruppo cinese, che intende scommettere e puntare forte anche su infrastrutture come stadio e centro sportivo. I potenziali acquirenti, tramite il club di viale del Fante, avevano aperto anche un dialogo informale con le istituzioni locali, a cominciare dall’amministrazione comunale guidata da Leoluca Orlando. Mossa che non ha sortito chissà quale effetto… Incassata la delusione per i ritardi nella costruzione del Palermo cinese, Zamparini pensa anche all’immediato presente, alla sfida al Chievo. «Campedelli mi ha fatto patire in tante operazioni di mercato? Ma no — assicura — lo ritengo molto bravo e abbiamo rapporti ottimi. Quando ho pensato a Corini per la nostra panchina ho fatto una telefonata anche a lui. É uno di quelli da cui ricevo e a cui do consigli. La gara con il Chievo? E importantissima. Corini e i ragazzi ci credono, ma chiaro che, nelle nostre condizioni, tutte le partite sono molto difficili».”. Questo quanto si legge su “Il Giornale di Sicilia”.