Solo pressing e niente più, il Palermo a “San Siro” ha mostrato un buon pressing ma poca inventiva per poter concludere l’azione d’attacco. Su questo fa l’analisi oggi Carlo Brandaleone su “Il Giornale di Sicilia”: “Si potrebbe dire: non si vive di solo pressing. Perfino Berlusconi a fine gara sabato sera ha ammesso di non avere mai visto una squadra aggredire così gli avversari. Però sappiamo bene com’è andata. Il pressing è una situazione tattica anche spettacolare, ma comporta un grande dispendio di energie e presuppone una perfetta condizione atletica. E non tutti i rosa in questo momento sono al meglio. Iachini con questa squadra è costretto a puntare sul pressing perché qualità ne vediamo ben poca. Ma non può pensare di reggere tutto il campionato con quest’unica soluzione tattica. Ci saranno partite in cui sarà necessario oltre al pressing anche buona organizzazione, fantasia, capacità di saltare l’avversario e molto altro. Tutte cose che nel Palermo oggi vediamo solo di rado, perché i calciatori di maggior qualità non stanno rendendo come dovrebbero. Primo tra tutti Vazquez che senza Dybala sembra naufragato nell’oceano. Ma anche Lazaar e lo stesso Quaison che non riesce a trovare la giusta posizione da cui sfruttare le sue qualità. In questo l’inserimento di Gilardino potrà essere utile, come abbiamo già visto contro il Milan, è bastato solo un tocco da grande calciatore per mandare in rete Hiljemark. Non avrà l’esplosività di una volta, ma in questa squadra povera di inventiva, il bomber di Biella può essere indispensabile”.