L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” parla di Predrag Mijatovic e del suo imminente ingresso in dirigenza: “Un grande passato da giocatore, nel ’98 dieie un dispiacere alla Juventus nella finale di Champions: un suo gol regalò il trofeo al Real. Da dirigente tanti colpi di mercato importanti. Qualcuno è stato più lesto del presidente, la presenza del montenegrino al “Ferraris” aveva destato qualche sospetto seduto accanto a Schelotto i due scambiavano qualche impressione, presumibilmente in spagnolo, lingua che Mijatovic padroneggia alla perfezione. L’ex bomber del Real Madrid e Fiorentina parla bene anche l’italiano. Le sue mansioni e la sua carica nell’organigramma diventeranno più chiare a breve, ma gradualmente dovrebbe occuparsi delle trattative della società di viale del Fante, specialmente quelle internazionali. Poliglotta di elevata cultura sportiva, conoscitore del calcio al di qua e al di là dell’oceano Atlantico, Mijatovic ricomincerebbe dalla provincia del pallone dopo essere stato in cima. Il suo ultimo incarico è stato al Real Madrid come uomo mercato ed è chiaro che a Palermo non resterà ai margini. Negli ultimi anni si è mosso sempre con cautela tra le pieghe di grandissimi affari. Come consulente e consigliere di più club tra Inghilterra, Olanda, Russia e Spagna ha dato dritte importanti. E’ stato abile regista nel passaggio di Eto’o dall’Inter all’Anzhi. Da giocatore ha vinto la metà dei trofei messi in bacheca da Barros Schelotto e ha sfiorato il pallone d’oro nell’97. La più recente puntata della sua storia sarà scritta in Sicilia, non con un ruolo secondario, ma di coordinamento agli affari in entrata e in uscita. Il modo migliore per presentarsi? Mettere a segno qualche colpo in un paio di settimane, trattative per cui spendersi in prima persona, associando il suo nome a quello del Palermo”