Una scossa che parte dallo spogliatoio, dai giocatori con maggiore esperienza, per provare a riaccendere un finale di stagione fin qui deludente. È questa la carta su cui il Palermo vuole puntare nel rush decisivo verso i play-off, a cominciare dalla delicata trasferta di dopodomani contro la Salernitana. Come sottolinea Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, non si tratta solo di una questione tecnica – perché le qualità nella rosa non mancano – ma di mentalità, carattere e soprattutto personalità.

Il minimo obiettivo resta il piazzamento tra le prime otto, passaggio imprescindibile per tenere vive le ambizioni promozione. Dentro i play-off, tutto può ancora succedere. Ma è fondamentale arrivarci, e a comprenderlo per primi sono proprio i “senatori” del gruppo. Quelli che conoscono a fondo il peso di questa maglia, l’importanza del traguardo per una città intera e l’attesa di una tifoseria che, dopo la recente sconfitta con la Cremonese, ha perso fiducia.

Brunori è il volto più evidente di questo blocco di leadership interna: capitano, riferimento tecnico e morale, simbolo di attaccamento alla maglia. Ma non è solo. Accanto a lui, altri elementi chiave come Ceccaroni, Di Francesco, Gomes e Segre sono chiamati a fare la differenza non solo sul campo, ma anche nei momenti che contano all’interno del gruppo. Serve unione, reazione, e soprattutto un cambio di passo.

Secondo Radicini, questa è la fase in cui la personalità deve emergere più di tutto. I “senatori” hanno il compito di trasmettere spirito, determinazione e senso di appartenenza. Perché il morale, dopo essere scivolati fuori dalla zona play-off, non è dei migliori. Ma la classifica, per quanto impietosa, non rispecchia il reale valore dell’organico.

La sfida dell’Arechi sarà uno scontro diretto tra due squadre in crisi, affamate di punti. Una battaglia in cui prevarrà chi avrà più fame, più cattiveria agonistica. E il Palermo, dopo due settimane di sosta, ha avuto il tempo per riflettere, confrontarsi e analizzare i propri errori. Ora è il momento di agire.

Ogni dettaglio conterà: l’approccio mentale, la gestione delle pressioni, la capacità di restare compatti. Il destino è ancora nelle mani del Palermo. Tocca ai giocatori, e in particolare ai leader dello spogliatoio, trasformare la delusione in energia. Domenica sarà uno degli ultimi treni da prendere. E tanto, tantissimo, passerà proprio dai “senatori”.