L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato quelle che saranno le potenziali scelte di Stellone contro il Crotone:
“Il disegno di Stellone prende forma ma a poche ore dal suo nuovo esordio sulla panchina del Palermo, il tecnico romano si concede qualche esperimento in mediana. Pochi uomini per tre posti, questo è vero, ma quanto provato ieri sul campo del «Tenente Onorato» sembra essere più una tattica per poter trasformare a piacimento la linea difensiva. Il dogma della retroguardia con quattro uomini non è definitivo, come già visto nella passata stagione. Ieri però ha lavorato su un’alternativa inedita, utilizzando un difensore centrale come mediano davanti alla difesa. In soldoni, uno stopper al posto di Jajalo, alternando in quella posizione Bellusci, Ingegneri e Szyminski. Esperimenti da prendere con le pinze, probabilmente da considerare solo come variabili da attuare a gara in corso, perché rinunciare al bosniaco in mezzo al campo per avanzare un difensore sarebbe una scelta quantomeno imprevedibile. Eppure nella seduta di ieri spiccava proprio la rotazione in quel ruolo, dove a turno si alternavano i centrali difensivi tra i papabili titolari. Con Rispoli e Aleesami terzini. Murawski e Fiordilino interni, Trajkovski sulla trequarti e la coppia Nestorovski-Moreo in avanti, d’altronde, per nove decimi si tratta di uno schieramento con grosse probabilità di essere replicato anche domani sera contro il Crotone. Peccato che Jajalo e Haas, i due mediani solitamente utilizzati davanti alla difesa, fossero entrambi sul fronte opposto del campo, in una formazione imbottita di seconde linee. Con Puscas in avanti, a riprova di come al momento Stellone sembri orientato a non inserirlo sin da subito al fianco di Nestorovski, preferendo però il macedone nell’undici titolare. […] Rischiano la panchina i due acquisti estivi Mazzotta e Salvi, visto il recupero di Rispoli e Aleesami. E forse è proprio perché entrambi sono tornati a disposizione che Stellone sta valutando cosa cambiare tra centrocampo e difesa. […]”.