“II Palermo della prossima stagione parte da due certezze in opposizione tra loro: Paul Baccaglini ha già annunciato il «liberi quasi tutti» per gran parte dell’organico, ma cedere rosa in poco tempo (per giunta con l’aggravante della retrocessione in Serie B) è un’impresa pressoché impossibile. Da qualcuno degli elementi presenti in squadra si dovrà per forza ripartire e non è da escludere che qualcuno dei partenti possa comunque trovarsi e bloccato a settembre per I’assenza di offerte adeguate. Tutte questioni che andranno affrontate dal nuovo direttore sportivo insieme al nuovo allenatore, perché prima di pensare ai tagli nell’organico bisognerà affidare le sorti della nuova squadra a due figure chiave. Baccaglini ha già tracciato l’identikit: gente con provata conoscenza del campionato di Serie B, preferibilmente con uno o più tornei cadetti messi in bacheca. Sul fronte dirigenziale si cercano già di fare le prime mosse. La prospettiva di assumere un direttore giovane dal punto di vista anagrafico stuzzica il nuovo presidente, che avrebbe fatto una scelta simile sul fronte allenatore qualora il Palermo fosse rimasto in Serie A. In un campionato duro come quello di B, invece, l’idea è quella di dare la panchina ad un tecnico esperto. Per la poltrona di direttore sportivo, invece, si può anche fare un altro tipo di valutazione, senza però allontanarsi dall’identikit. Un giovane che conosce bene il torneo cadetto e che è finito nella lista del Palermo è Enzo De Vito, attuale direttore sportivo dell’Avellino e protagonista nella scalata degli irpini dall’allora Lega Pro Seconda Divisione fino ai playoff di Serie B. Al momento, però, il club sta solo facendo delle valutazioni, in attesa di poter aprire i «casting» sia per l’allenatore che per i dirigenti. Anche perché sarà un Palermo dai connotati ben diversi in sede amministrativa, quindi quello del d.s. non sarà l’unico volto nuovo, prima scelta da fare col nuovo direttore sportivo sari legata all’allenatore. Quattro i nomi in ballo, da lachini a Corini passando per Reja e Guidolin. Quest’ultimo ha assistito a Verona alla sfida tra Chievo e Palermo, in compagnia del dirigente rosanero Stefano Pedrelli. I due si conoscono dai tempi della prima avventura in Sicilia del tecnico Veneto, che ne ha approfittato della vicinanza geografica per seguire da vicino la sua squadra, guidata dallo storico vice Bortoluzzi. Un binomio che potrebbe riproporsi in serie B con un progetto vincente volto ad una risalita immediata. […]”. Questo quanto si legge su “Il Giornale di Sicilia”.