Giornale di Sicilia: “Palermo, Foschi dirige l’esodo. Zamparini: «Mi fido di lui»”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato l’imminente ritorno di Rino Foschi. Ecco quanto si legge:
“Gli amici si vedono del momento del bisogno e il Palermo, in questo momento, di bisogno ne ha eccome. Ecco perché Zamparini si rivolge a una persona che ha sempre dimostrato di avere a cuore le sorti dei rosanero, anche senza bisogno di contratti. Rino Foschi è uno degli amici fidati non solo dell’imprenditore friulano, ma del dub di viale del Fante, tanto da esserne stato parte attiva pur non ricoprendo alcun ruolo. Lo ha fatto in passato e lo fa anche adesso, con un mercato da organizzare verso quello che si configura come un esodo di massa, a caccia di plusvalenze: «Rino ci sta aiutando sulle uscite. Tra me e lui c’è sempre stato un legame molto forte, per il momento l’abbiamo bloccato». Per avere la certezza che sia lui il nuovo ds del Palermo, invece? «Aspettiamo novità», si limita a dire il patron, perché per un ritorno in pianta stabile del direttore cesenate restano ancora dei dettagli da sistemare. Foschi vorrebbe avere qualcuno accanto a se per alleggerire il lavoro, questo è certo. Palermo è una piazza stressante e lui in primis ha vissuto le difficoltà del travaso, quando Zamparini arriva in Sicilia da Venezia. Adesso deve farne un altro, di travaso, ma in senso opposto, con una mole di giocatori da trasferire altrove per ottenere quante più plusvalenze possibili. Impresa complicata, compiuta già nel suo ultimo passaggio in rosanero, quando vendette Vazquez al Siviglia per 14,25 milioni di euro. L’ultima grande plusvalenza nella storia del Palermo (che al netto del valore contabile ottenne un plus di 13 milioni da replicare per poter sopravvivere ad un’altra stagione in Serie B). Foschi aspetta, prima di tornare definitivamente a Palermo, ma nel frattempo lavora con Zamparini per trovare una sistemazione ai big presenti in rosa. II direttore, poi, è abituato a firmare sempre nel giorno del suo compleanno (I’11 luglio, ndr), quindi il tempo per ufficializzare un impiego a tempo pieno non manca. […]”.