L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha deciso di analizzare dettagliatamente la prossima gara di campionato del Palermo contro il Lecce. Ecco un estratto dell’articolo: Prima il Brescia di Corini, ora il Lecce di Liverani, due calciatori che hanno scritto pagine memorabili del club rosanero. E se contro il Brescia il Palermo ha giocato la sua migliore gara della stagione, contro il Lecce dovrà fare ancora meglio e dovrà farlo senza la spinta dei ventitremila col Brescia. Oggi al Palermo tocca il compito di espugnare il “Barbera”, dove i rosa non vincono dal 27 dicembre, e farsi perdonare per la prestazione col Crotone. A confronto due modi opposti di vedere il calcio. La forza fisica e l’esperienza del Palermo contro la rapidità e gli schemi del Lecce. All’andata vinse il Palermo, ma erano altri tempi. I rosa volavano dopo la scossa per il cambio di allenatore e il Lecce non s’era ancora adattato alla nuova categoria. Poi è accaduto anche che i salentini abbiano preso Tachtsidis ed eccoli lì, un punto sotto il Palermo. Insomma, quello di questo pomeriggio è un altro scontro che vale doppio nella lotta per la Serie A. Il Lecce ci arriva meglio e potrà giocare per due risultati. Il Palermo deve inseguire solo la vittoria, senza se e senza ma. Per non mandare tutto a rotoli Stellone deve trovarvi rimedio al difficile momento che sta attraversando la sua squadra. Anche Liverani ha preso di recente una scoppola a Cittadella, ma ha sempre dato al suo Lecce un’identità precisa. Stellone invece cambia molto senza trovare una stabilità, raramente il Palermo ha espresso un calcio lineare. Oggi, per quanto provato nella rifinitura, il tecnico rosanero dovrebbe tornare al modulo 4-3-1-2 . Un modulo che riporta i cosiddetti terzini a fare i terzini, che migliora la tenuta del centrocampo con un interno in più e che con due punte dovrebbe garantire più profondità. Torna in porta Brignoli, tornano Salvi, Chochev, Murawski, Trajkovski e Puscas nella formazione iniziale.