Giornale di Sicilia: “Palermo e Ballardini, la Juve non è «tabù»”

“Riprovarci. Ripetersi. Ritrovarsi. Tre passi per la rinascita rosanero, per una salvezza che ancora possibile, a dispetto del pessimismo o del… realismo. Il fatto che il calcio sia tutto fuorché una scienza esatta facilita il sogno di Davide Ballardini, tornare a Torino e fare saltare il banco contro una Juventus dai numeri spaventosi. dalla solidità riconosciuta e dalle motivazioni innegabili. Per capovolgere il destino e rianimare un Palermo che negli ultimi giorni qualcuno ha definito un cadavere (copyright Boban) serve un’impresa rivitalizzante, uno squillo dei più inaspettati e magari anche un po’ di fattore «c». Ballardini sa come si fa ad andare in modo spavaldo al cospetto di una big, con coraggio, senza speculare e badare solo a non prenderle. Solo questo tipo di atteggiamento può segnare una svolta nell’atteggiamento dei rosa, al di là di quali saranno i verdetti finali di questo campionato. Il 5 ottobre 2008 andò in scena un colpo grosso in casa della Juventus, in cui già giocavano due delle colonne di oggi, Marchisio e Buffon. Quell’acuto esterno del Palermo di Ballardini ebbe ancora più clamore perché era una pagina di storia scritta in presa diretta, con un successo in casa della Vecchia Signora che mancava dal 1962, il canovaccio che i rosa portarono in scena allora potrebbe tomate utile anche a Sorrentino e compagni. che negli ultimi mesi pochissime volte hanno dato l’impressione di giocarsela senza paura: pressing e personalità da opporre alla tecnica e al possesso palla degli avversari. fonti del gioco altrui annullate, confronti diretti vissuti senza timori reverenziali e la capacità di colpire. sfruttando le debolezze altrui. Ballardini. quella volta, conquistò tutta la posta in palio alla terza trasferta della stagione. dopo due sconfitte a Udine e Napoli. L’ 1 -2 di Torino di sette stagioni fa nacque con una grande prestazione del collettivo: tutti pronti a correre e a sacrificarsi. creando una ragnatela di bel gioco e trovando un buco nelle «certezze» della Juve a metà primo tempo, con uno schema su punizione. Liverani per Cavani, gran tiro del «Matador», super parata di Buffon e irruzione di Miccoli per una rete dell’ex fortemente voluta. Quel Palermo tonico e vivace mise alle corde la Juve, la mandò psicologicamente al tappeto, tanto che soltanto su punizione di Del Piero, poco prima dell’intervallo, i bianconeri pareggiarono prima di finire in dieci, per l’espulsione di Sissoko. Nella ripresa, tra superiorità numerica e un po’ di buona sorte, il baby Mchedlidze in campo al posto dell’infortunato Bresciano. il Palermo passò: in una partita combattuta ma dai ritmi bassi il georgiano – ora riserva all’Empoli – segnò la sua prima rete in Serie A. su lancio di Fabio Simplicio, alter ego nel Palermo attuale di Franco Vazquez, quel «Mudo» che può spostare gli equilibri e. se sogna davvero un futuro ad alti livelli. ha l’ennesima opportunità, la ricetta per vincere. insomma, esiste: il nuovo tecnico rosanero deve essere bravo a riproporla, a cucinare una pietanza capace di sorprendere ancora i commensali. Rispetto a anni fa le condizioni generali sono molto diverse. perché la ]uve era in piena fase di ricostruzione – leggere, per credere, i nomi della difesa. Grygera. Mellberg, Knezevic e De Ceglie e il Palermo aveva non solo organizzazione, ma fior di individualità, da Cavani a Miccoli. da Amelia a Liverani. La forbice tra le due squadre non era così evidente come adesso. ! bianconeri, allenati da Ranieri, non erano il rullo compressore di ora che punta al quinto scudetto consecutivo. Nelle situazioni più disperate (per citare Zamparini) possono germogliare i risultati più sorprendenti, si possono trovare le energie più nascoste e i colpi d‘ala più inaspettati. il minimo comun denominatore, quasi otto anni dopo. è il tecnico Ballardini, la sua cultura del lavoro e la sua pacatezza e, perfino, la sua voglia di giocarsela, possibilmente offrendo pure uno spettacolo gradevole. Dietro i suoi occhiali scuri c’è la convinzione di potere risollevare i rosa. Il Palermo spera che sia di nuovo un talismano sul campo della Juventus… “. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.