Giornale di Sicilia: “Palermo, dubbi a cantiere aperto. A Sappada pure gli scontenti”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato la situazione del Palermo in vista del ritiro. Ecco quanto si legge:
“L’ultima settimana di vacanze è andata. Da sabato il Palermo torna a lavorare sul campo e lo farà con una squadra che, ad oggi, non ha granche da spartire con quella che dovrebbe esordire per la prima partita stagionale. Tutto in alto mare, sia per quanto riguarda i rinforzi che per l’enorme lavoro di tagli chiesto a Foschi, direttore sportivo «in pectore» e ormai prossimo una firma che sembra essere solo un dettaglio marginale. A cinque giorni dalla partenza per Sappada, non è certo il contratto del ds a fare avanzare dubbi, così come l’ufficialita del rientro in panchina – Bruno Tedino, alla situazione che va solamente formalizzata con il contestuale addio a Stellone. E semmai la squadra da affidare al tecnico friulano ad essere piena di incognite, quelle che il Palermo dovrà risolvere in fretta per non rischiare di trovarsi il 24 agosto con un gruppo ben nutrito di giocatori scontenti in organico. Proprio quello che Foschi intende evitare, per ripartire dalla cocente delusione di una finale play-off persa in modo beffardo. […]. L’intenzione del Palermo è chiara: chi è dentro, parte. Se ci sono soluzioni sul mercato in dirittura d’arrivo se ne può parlare, ma finché si tratta, non si molla di un centimetro. Come un anno fa, d’altronde, quando Diamanti venne tenuto inizialmente fuori rose, ma Rispoli e Goldaniga vennero convocati nonostante spingessero per cambiare aria. In quel caso erano solo in due, stavolta il rischio quello di trovarne qualcuno in più con Foschi costretto a lavorare e accontentare tutti. Anche Zamparini, perché il club deve far cassa e le cessioni sono necessarie per la società. Eppure, a cinque giorni dal raduno in Friuli, il Palermo della nova stagione è decisamente simile a quello di pochi mesi fa. Quasi uguale, a dir la verità. Nell’ottica di un rinnovamento annunciato da più fronti e di un conseguente ridimensionamento delle ambizioni, il rischio è quello di presentarsi in ritiro con una squadra che nulla avrà a che vedere con quella che scenderà sul terreno di gioco per la prima giornata di campionato. Il tempo stringe e le valigie sono pronte: c’è chi vuole andar via, ma deve prima passare da Sappada”.