Giornale di Sicilia: “Palermo, con l’Atalanta a porte chiuse. Niente ricorso da parte del club”

“Palermo-Atalanta si giocherà a porte chiuse, niente pubblico per il prossimo incontro casalingo dei rosa, in programma nel turno infrasettimanale di mercoledì prossimo, alle ore 20.45, dopo la trasferta sul campo della Juve. La giustizia sportiva non ha fatto sconti, l’ottimismo della vigilia è stato fatto a pezzi dalla sentenza del giudice sportivo, figlia del referto arbitrale e del rapporto della Procura federale. Il materiale pirotecnico e non solo (rubinetti e altri sanitari) che gli ultras delle curve hanno riversato sul terreno di gioco è costato caro al club di Zamparini e alla squadra di Ballardini, che affronterà la formazione allenata da Edy Reja senza tifosi sugli spalti. Nel prossimo appuntamento interno, paradossalmente, l’alibi dell’ambiente sfavorevole sarà cancellato e gli uomini di Ballardini che hanno stabilito il record negativo di ko casalinghi, nove – dovranno contare esclusivamente sulle proprie forze, senza passare le giornate a fare appelli ai tifosi, ultimamente caduti nel vuoto, ma senza temere la ”fronda” interna. […]. A meno di sorprendenti e clamorose novità il Palermo non è intenzionato a presentare ricorso per mscongiurare il match a porte chiuse con l’Atalanta di giorno 20. In seno alla società rosanero c’è, comunque, dispiacere perché pagheranno anche gli spettatori che, pur contestando, non hanno manifestato il dissenso in modo violento e pericoloso. Non c’è ancora una posizione ufficiale, al momento, ma le ultime inequivocabili dichiarazioni di Zamparini contro gli “aficionados” delle curve sembrano una buona indicazione. «Spero che il prefetto chiuda la curva dove ci sono degli esagitati politicizzati», ha dichiarato il presidente dopo la gara persa con la Lazio. E non era stato più tenero dopo pesanti contestazioni che gli erano state indirizzate da alcuni ultras nel corso di un’altra recente sconfitta interna, quella col Napoli: «Sono cinquanta elementi a cui si da troppa enfasi, mi dispiace per la città di Palermo che non è rappresentata da questa frangia e dai loro cori beceri»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” in merito alla decisione del giudice sportivo di giocare Palermo-Atalanta a porte chiuse.