“Il Palermo punta al tris, anzi al poker. Che poi è la stessa cosa: vincere stasera a Cesena sarebbe la terza vittoria di fila e il quarto successo consecutivo in trasferta. Ma vincere oggi vorrebbe dire chiudere certamente il girone d’andata in vetta alla classifica. Risultato che tutti alla vigilia del campionato avremmo sottoscritto. Il ruolino esterno dei rosa non dovrebbe ammettere dubbi: se nel calcio c’e una logica, se i valori sono quelli espressi dalla classifica, stasera non ci sarà partita. Dopo avere vinto a Carpi, Cremona, Avellino e Bari passare anche a Cesena, contro una squadra di modeste ambizioni e costruita in economia a causa dei gravi problemi economici che travagliano anche il club romagnolo, dovrebbe essere una formalità. Tanto più, pensiamo noi, se la squadra di Castori si getterà in avanti come è nelle sue caratteristiche. Aggredire il Palermo è come invitarlo a nozze per la forza difensiva dei rosa e la loro capacità di ripartire. Ma guai a lasciarsi ingannare dalle apparenze, i numeri vanno letti nel senso gusto. Il Cesena ha 22 punti, 13 in meno del Palermo, ma il Cesena di Castori, subentrato a Camplone dopo la settima giornata, ne ha fatti diciotto in dodici gare, con una media da play-off. Dunque, l’esperto e grintoso tecnico marchigiano ha rivoltato una squadra che nelle prime sette giornate sembrava inesorabilmente candidata alla serie C“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna del “Giornale di Sicilia”.