“Tedino e Palermo, oggi il giorno del benvenuto. Prima esperienza al sud, la grande occasione della sua vita, per un esordio in Serie B alla guida di quella che si candida per essere la squadra da battere. Non un treno che passa spesso, quello su cui l’ex allenatore del Pordenone saltato ad occhi chiusi. Oggi arriva in città per la prima volta, sbarca con un carico di idee ed entusiasmo che probabilmente alla piazza mancano, dopo una stagione da incubo e contestazioni alla proprietà del club. Lui, l’allenatore che il torneo cadetto l’ha solo sfiorato in sella al Pordenone, arriva con un umore completamente opposto a quello di una città che chiede solo chiarezza. Non può darla lui, per di più scelto e “consigliato” da Zamparini che è la causa scatenante delle proteste di questi giorni, ma può portare con sé il lavoro e la serietà che lo hanno contraddistinto in questi anni di Lega Pro. Ai vertici, seppur in una piccola piazza come quella friulana. Realtà opposte che si incontrano con l’obiettivo comune di risollevare l’ambiente palermitano e riportarlo in massima serie. Tedino vuole convincere la tifoseria col bel gioco, il tratto distintivo del suo Pordenone in terza serie. La città, invece, ha reagito con freddezza alla scelta di affidargli la panchina. Normale, dopo aver sognato non tanto i grandi nomi, quanto dei profili che dessero la certezza di un cambio di rotta nelle alte sfere societarie. Dovrà farli ricredere, il cinquantaduenne tecnico alla prima esperienza in B. Intanto oggi si prepara ad atterrare in quella che diverrà la sua nuova casa e imparerà a conoscere meglio la città. Non si tratterrà a lungo, anche perché del lavoro da sbrigare in vista del ritiro estivo, ma vuole tastare il polso del popolo rosanero sin da subito. Mettendoci la faccia e nascondersi. […]”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.