L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato l’obiettivo finale playoff conquistato dal Palermo:
“Obiettivo minimo raggiunto. Non doveva essere nemmeno in discussione. E infatti non lo è stato, perché il Palermo l’ostacolo Venezia l’ha saltato con autorità. Ma non è stato facile. Perché i rischi ci sono stati sia all’andata che al ritorno, in questa semifinale dei play-off. Adesso serve qualcosa in più. Pensare di andare in Serie A nella finale con il Frosinone, giocando come contro il Venezia non basta. Non basta perché le parti si invertiranno: a differenza della semifinale, due risultati su tre li avrà proprio il Frosinone, a cui quindi basterà non perdere nel doppio confronto per prendersi quella promozione buttata al vento nell’ultima di campionato contro il Foggia. In più il Frosinone avrà il vantaggio di giocare in casa la partita di ritorno. Non basta giocare come contro il Venezia anche per il valore dell’avversario. Il Frosinone ha qualcosa in più della squadra di lnzaghi. In tutti i reparti. E non deve ingannare che sia qualificato solo grazie al miglior piazzamento in classifieca contro il Cittadella. Anzi, deve essere una lezione. Il Cittadella squadra birichina, si sapeva che affrontarla sarebbe stato un problema per tutti. I veneti in campionato avevano vinto undici volte in trasferta, più di tutti. Lo hanno fatto anche a Palermo, in maniera esagerata. Non sorprende, quindi, che abbiano sfiorato il colpaccio anche a Frosinone. Piuttosto quello che è successo dopo il pareggio di Kottame fa capire che il Frosinone ha bruciato le scorie dello choc patito con il Foggia. Si fosse giocato subito, probabilmente il gialloazzurri ne aurebbero risentito, la lunga sosta ha aiutato la squadra di Longo a farsi una nuova corazza. I ciociari hanno dimostrato di saper soffrire, anche quando i veneti hanno tentato il tutto per tutto. Non avessero avuto la testa giusta, sarebbe finita diversamente”.