“Tradimento. Non era questo il modo di «proteggere» il proprio allenatore. Non era questo il modo di dimostrare che Zamparini aveva torto, che il lavoro di Corini stava producendo effetti positivi e che il Palermo era sulla strada giusta per provare a recuperare sull’Empoli.
Non era questo il modo di ripagare i trecento fans che nel gelo di Reggio Emilia cantavano a petto nudo e che per un tempo intero hanno sostenuto i rosa. Sul terzo gol al 22′ della ripresa, sull’ennesimo regalo della difesa rosa al Sassuolo (retropassaggio di Morganella intercettato e trasformato da Matri), si sono arresi anche loro. E a quel punto deve essersi arreso anche Eugenio Corini, che non s’è giocato la partita nel modo più logico, confermando ovvero la squadra che non aveva fatto male nelle tre precedenti trasferte. Piuttosto che confermare un modulo (3-5-1-1) che oggi in trasferta è l’unico possibile ha provato un atteggiamento spregiudicato e gli è andata male, anzi malissimo. Non ha fatto benissimo Corini. che è stato punito anche dalle sue scelte, ma l’imminente cambio di tecnico (Ballardini. De Canio ma anche De Zerbi e Bortoluzzi le possibili alternative) difficilmente riuscirà a rilanciare una squadra che è debole in tutti i reparti, che avrebbe bisogno di giocatori veri piuttosto che dinuovi allenatori e consulenti. E che sembra peraltro animata da un malefico spirito di autoflagellazione. Come spiegare l’errore di Goldaniga col Chievo 0 gli errori di Vitiello e di Morganclla ieri pomeriggio a Reggio. Vitiello s’è distratto sul pareggio di Matri al 15’ ed è scivolato sul raddoppio di Ragusa al 24′. Morganella ha regalato la palla del 3-1 a Matri nella ripresa. Insomma, tre dei quattro gol del Sassuolo il Palermo se li è fatti da solo, rendendo del tutto inutile la bella rete con cui al 9′ Quaison aveva sbloccato la gara. Percussione centrale con dribbling perfino sul portiere su geniale colpo di tacco di Nestorovski. Era cominciata bene ed è finita malissimo. […]”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.