L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha rivelato un retroscena in merito ai propri rapporti con il club rosanero, interrotti dopo quando, in tempi non sospetti, il quotidiano locale, scrisse della voragine finanziaria, di cui adesso si parla tanto e che ha portato all’istanza di fallimento presentata dalla procura. Ecco quanto si legge:
“Quando il Giornale di Sicilia tirò fuori la notizia che c’era un’indagine della Procura sul Palermo calcio, che era stata riscontrata una voragine nei conti e che c’era il rischio fallimento. Maurizio Zamparini parlò di «ac-cuse infamanti» in risposta ai nostri articoli. Lo fece con un comunicato sul sito. E da quel momento i rapporti fra il club rosanero e questo giornale si sono interrotti. I lettori più attenti avranno notato che dal ritiro estivo in poi non ci sono state interviste esclusive con i tesserati del Palermo sulle nostre pagine. Siamo andati avanti lo stesso, perche non si baratta la verità con i virgolettati. Meglio un’intervista in meno e una notizia in più che abbia fondatezza e riscontri. Il tempo come sempre è galantuomo e ha dato ragione a chi scriveva di buchi nei conti che avrebbero potuto portare la Procura a chiedere il fallimento della società. L’istanza è stata presentata un paio di giorni fa, Zamparini non può più parlare di «accuse infamanti». Entro un mese e mezzo ci sarà la prima udienza, sarà in Tribunale che i suoi avvocati dovranno dimostrare con le loro carte che i fatti contestati non sono veri. Che la voragine di cui si parla (oltre settanta milioni) non c’è, che i consulenti della Procura hanno preso un abbaglio. Il neo presidente Giovanni Giammarva assicura che il Palermo è un club «sano» che sta addirittura meglio di molte squadre di Serie A. Ci auguriamo di cuore che sia così. Nessuno vuole rivivere quello che accadde nel 1986, quando il Palermo venne cancellato dal calcio italiano per un debito di poco più di mezzo miliardo delle vecchie lire. Non più e non deve finire in quel modo. Ci auguriamo di cuore che Zamparini riesca a trovare una via d’uscita, sarebbe inglorioso finire cosi dopo aver portato il Palermo a livelli impensabili. Non è più una questione di tifo, in ballo a il futuro del Palermo. Con tutte le implicazioni che ne derivano. Il calcio va oltre lo sport, sconfina nel sociale. Non conosce ceto ed età. Coinvolge tutti alla stessa maniera. E immaginare Palermo senza calcio come pensare ad un Luna park senza giostre. Una desolazione. Ci auguriamo di cuore che non finisca cosi, che il Palermo abbia ancora un futuro. Con o senza Zamparini. Giusto che la Procura vada avanti, giusto che il Palermo si difenda. Ognuno con le sue ragioni già alla prima udienza il quadro sarà un po’ più chiaro. E chissa che nel frattempo Zamparini non riesca a cedere il Palermo a qualcuno che possa colmare la voragine. Si riparla di Baccaglini, se l’ex Iena ha davvero i soldi per comprarsi la società rosanero, sta-volta non ci possono essere scuse. Perchè in ballo c’è il futuro del Palermo. Ed è bene che Zamparini si ricordi che non è solo una squadra di calcio. E qualcosa di più. Molto di più. E Palermo non può permettersi di perderla”.