Giornale di Sicilia: “Non ci sono più alibi”
Il Palermo, nella persona del patron Zamparini, ha annunciato ieri che dalla sfida di sabato 20 contro il Foggia i biglietti subiranno un drastico taglio; i ticket per la Curva Nord e Sud costeranno 2 euro, quelli per la Tribuna Montepellegrino 5 euro. Questa è una mossa per riavvicinare i tifosi allo stadio che però non si sono mai lamentati per i costi, ma per la gestione del club da parte del patron. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”:
“Era estate quando Zamparini diceva che dei tifosi non gli e ne fregava niente. «Il botteghino per noi vale solo il 5% del fatturato, non cambia niente se la gente non viene allo stadio». Sette mesi dopo ha fatto marcia indietro. Poteva anche pensarci prima, visto il deserto in cui ha giocato il Palermo, ma è rilevate che l’abbia fatto nel momento più importante del campionato. Il trenino in testa è partito: il Palermo è primo in compagnia del Frosinone che ieri è andato a vincere a Cittadella, tre punti più giù c’è l’Empoli che ha sverniciato il Bari al “San Nicola”. Da questo terzetto (ma occhio al Parma che potrebbe inserirsi) usciranno le due che andranno direttamente in A. Zamparini finalmente ha capito che la passione non c’entra niente con il fatturato. Che una squadra che gioco in uno stadio vuoto prima o poi qualche cosa la lascia. Perché nei momenti di difficoltà la gente di Palermo sa trascinare, e Zamparini lo sa. Prezzi stracciati da qui alla fine del campionato: due euro per le curve, cinque per la gradinata. Non ci sono più scuse per nessuno. Anche perché il passo indietro Zamparini, rispetto a come aveva agito fino a qualche mese fa, è notevole. Gli appelli si erano susseguiti da tempo, adesso è arrivata una lettera aperta che è più di un invito a riempire il “Barbera” come nelle notti magiche della serie A o delle due promozioni. Il patron ricorda la era del 29 maggio 2004, che tutti i tifosi hanno scolpita nel cuore. Vorrebbe il “Barbera” come quella sera. Forse è troppo, ma basterebbe almeno che il ramoscello di pace venisse raccolto”.