“Missione a Londra per chiudere l’affare. Paul Baccaglini è volato verso la capitale inglese nella giornata di ieri con l’obiettivo di compiere l’ultimo passo in direzione closing. Il tempo per acquistare le quote del Palermo sta per scadere, ma la banca londinese deve dare il verdetto finale sul valore del club. Oggi scatta la deadline indicata lo scorso 20 giugno, giorno in cui è stato ratificato l’accordo con Zamparini, che adesso aspetta di vedere i soldi per poter avviare il passaggio di proprietà: «Spero che possa essere il giorno giusto – ammette l’imprenditore friulano – Non esiste alcuna distanza tra domanda e offerta. C’è un contratto firmato a febbraio, col Palermo in Serie A, e adesso stiamo solo aspettando per vedere se ci sono i soldi previsti». Mancano «solo» i soldi, dunque. Particolare non da poco, per un’operazione che va avanti da mesi e per la quale Zamparini rimane legato alle cifre indicate con la squadra in massima serie. Le condizioni non sono più le stesse e adesso sorgono anche i dubbi su cosa possa succedere qualora oggi non si dovesse giungere ad una chiusura definitiva dell’affare: «Io aspetto quanto promesso da loro – glissa Zamparini – Nel frattempo vado avanti e mi preoccupo di portare il Palermo in Serie A». Un impegno suo, in prima persona. Da proprietario e non da consigliere. Perché oggi Zamparini è questo: il proprietario e plenipotenziario del Palermo. Tedino e Lupo sono carte pescate dal suo mazzo, non da quello di Baccaglini, ma entrambi sono stati portati a Palermo per puntare all’immediata risalita: «Ho scelto gli uomini migliori per potere raggiungere questo obiettivo. Stanno facendo il mercato e stanno scegliendo i giocatori, ma tra l’altro ho scelto persone di alto livello qualitativo. Tedino poi è veramente una persona straordinaria, conosce tutti i giocatori non solo in Italia, ma nel mondo». Oggi
è in programma un incontro fra i tre, «ma sarà così ogni fine settimana», stando a Zamparini. Questo per costruire insieme una rosa che per il patron è già a buon punto: «Faremo una squadra di grande livello partendo dal telaio che già abbiamo: Posavec, Goldaniga, Cionek, Struna, Aleesami, Rispoli e Chochev non andranno, forse Jajalo potrà rimanere e sicuramente lì in avanti terremo Nestorovski e un po’ tutti quelli che abbiamo. Vediamo anche se riusciamo a riprendere Sallai che piace molto all’allenatore». Un piano già avviato, quello di Zamparini, pronto a saltare qualora Baccaglini dovesse presentarsi oggi con l’offerta giusta: «Deve trovare i soldi, spetta a lui farlo e spero che li abbia. A Baccaglini voglio bene, ma voglio più bene al Palermo». Se invece l’operazione dovesse naufragare, c’è già una strategia d’uscita: «Troverò una soluzione di
transizione con persone importanti a livello istituzionale per far vedere che la società è pulita e vuole andare verso un futuro roseo. Ci vorrà qualcuno pronto a fare il presidente, se Baccaglini non dovesse più farlo. Una persona che sia una garanzia per la piazza e per le istituzioni». Con Zamparini sempre in cabina di regia, come in questi giorni di programmazione per il prossimo campionato”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.