Quella di sabato sera a “San Siro” non sarà solo la sfida tra Milan e Palermo o Iachini e Mihajlovic, ma uno scontro ancor più al vertice, ovvero: Zamparini-Galliani. Tra i due ormai da anni non scorrono buone acque, sia per un motivo che per un altro sono sempre finiti a dirsele di tutti i colori. Di questo parla l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”: “La benzina scorre tra i duellanti e va sul fuoco. Quando Zamparini e Galliani si avvistano trasformano l’espressione del viso in un grugno. I match tra Palermo e Milan di quest’ultimo decennio sono stati più tesi fuori che dentro il campo. Rarissimi i momenti idilliaci tra i due dirigenti: agli antipodi nella concezione del calcio, dalla suddivisione dei diritti tvn alla sudditanza psicologica. Da anni infatti i due non se li mandano a dire: risale a circa un anno fa la stoccata velenosa di Zamparini “Lo aiutai a diventare presidente di Lega, ma con l’accordo che dovesse fare gli interessi di tutti. Col cavolo. Fece gli interessi del Milan. Nel calcio Galliani è un mio nemico, pur di far vincere la sua squadra mi ruberebbe pure il portafogli”. Le ruggini dunque, sono iniziate da quando Galliani divenne presidente della Lega calcio e sono continuate sulla spartizione dei diritti tv, quando su richiesta del patron rosanero, che chiedeva una spartizione equa, il dirigente milanese rispose: “Per il Palermo il calcio è iniziato da quando la squadra è salita in serie A. Mi pare quella del presidente Zamparini una richiesta davvero bizzarra”. A quell’affermazione il friulano rispose: “Galliani? Non bisogna chiedere pareri a lui. Lui è l’antisport”. L’astio tra i due non si fermò neanche in fase di calciomercato, quando nel 2011 Galliani prese Nocerino per mezzo milione di euro, Zamparini replicò: “Galliani me l’ha quasi estorto. Ormai sono talmente poveri che comprano soltanto giocatori a fine contratto”, stessa cosa stava per accadere con Ezequiel Munoz lo scorso gennaio, ma poi il difensore argentino passo al Genoa. La benzina tra i due è sempre pronta”.